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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Atac, accordo con i sindacati: amministrativi 'volontari' faranno i controllori o i vigilantes

Lo riferisce in una nota l'azienda. Il numero degli esuberi è stato fissato a 214 unità. 'Ristrutturati' anche gli stipendi: "Legati al raggiungimento degli obiettivi"

Raggiunto l’accordo tra Atac e i sindacati sulla gestione degli esuberi decisi nell’aprile scorso e della ristrutturazione della retribuzione aziendale. In bilico c’era il personale quadro, amministrativo e delle strutture di staff delle linee operative. Gli esuberi totali sono stati ridotti a 214 unità. Su base volontaria molti dipendenti dell’azienda hanno accettato di essere ‘spostati’ verso altre aree operative, come le mansioni di controllori e presidio delle stazioni, e con orari di lavoro part-time. Per il personale pensionabile si è proceduto alla messa in mobilità.  

GLI INCONTRI – L’azienda capitolina si è detta soddisfatta dell’esito degli incontri che “si sono svolti in un clima positivo caratterizzato da senso di responsabilità ed apprezzabile spirito di collaborazione fra l’azienda e le organizzazioni sindacali anche testimoniato dall’assenza di azioni di sciopero”. Atac parla di “punto di svolta non soltanto nei rapporti industriali ma anche nell’innovazione dei processi gestionali”.

GLI ESUBERI – Spiega Atac: “Gli accordi si inquadrano nel più ampio contesto degli indirizzi dati dall'Assessorato alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale e sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi indicati nel piano di rientro previsto dal Decreto Legge 16/2014”. Continua la nota: “In particolare, si è positivamente conclusa la procedura di gestione delle eccedenze nei confronti del personale quadro, amministrativo e delle strutture di staff delle linee operative aperta lo scorso aprile con la riconduzione del numero di esuberi a 214 unità”. 

SPOSTAMENTI BASE VOLONTARIA – Il risultato è stato possibile grazie alla raccolta “su base volontaria di riconversioni professionali verso le aree operative e di orario di lavoro part-time, nonché con l’avvio del processo di ricollocazione del personale cosiddetto “fuori posizione”. I lavoratori pensionabili “verranno gestiti attraverso la messa in mobilità” mentre per gli altri si procederà con “riconversioni professionali definite dall’azienda e finalizzate a potenziare le capacità produttive delle attività di verifica titoli di viaggio, del presidio delle stazioni e del controllo della sosta”.

RISTRUTTURAZIONE DELLA RETRIBUZIONE – Non solo ricollocazione degli amministrativi in esubero. “Altro significativo risultato raggiunto è quello legato alla ristrutturazione della retribuzione aziendale, strettamente connessa al superamento degli ad personam di quadri, amministrativi e appartenenti alla IV area (staff delle linee operative)”. L’Atac spiega che con questo ulteriore accordo la retribuzione relativa alla contrattazione aziendale, oggi corrispondente a circa il 20% dello stipendio “viene resa integralmente flessibile” legandola “al raggiungimento di obiettivi di abbattimento dell’assenteismo e prevedendo l’introduzione di un sistema incentivante per comportamenti virtuosi”.

IL COMMENTO – Commenta Atac: “Tali accordi, oltre a determinare un significativo beneficio economico e un incremento di produttività, costituiscono le indispensabili premesse per la riorganizzazione dei processi gestionali e industriali finalizzati a snellire e potenziare significativamente le aree operative a vantaggio del servizio erogato e, dunque, della clientela”. 

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