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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

INTERVISTA | Astorre (Pd): "La giunta? Gualtieri ascolterà la coalizione"

Il senatore e segretario del Pd regionale commenta la vittoria a Roma e auspica "un campo largo da Calenda e Renzi fino ai Cinquestelle come succede in Regione" in vista delle politiche previste nel 2023. Sull'astensionismo: "Dobbiamo rimpolpare il nostro elettorato"

La festa di Roberto Gualtieri è anche la festa di Bruno Astorre, senatore e segretario del Pd Lazio. I due candidati che più si è speso ad aiutare in campagna elettorale, Svetlana Celli e Andrea Alemanni, hanno raccolto insieme oltre 7.000 preferenze piazzandosi tra i primi quattro eletti nella lista dem. Inoltre, l'esponente di AreaDem può celebrare i successi anche alle amministrative in diversi comuni della regione, solitamente in mano al Centrodestra o comunque in situazioni di grande equliibrio dopo il primo turno. 

Senatore, è soddisfatto dei risultati ottenuti ai ballottaggi?

"E' un risultato importante per il Centrosinistra, siamo felici. Al di là di Roma, dove il successo lo abbiamo costruito nei mesi e avevamo pochi dubbi, altrove i risultati sono storici, quasi inaspettati. Parlo di Latina dove abbiamo ribaltato il primo turno con Coletta riconfermato sindaco (il M5S si è apparentato, ndr), Cisterna dove non eravamo mai andati al ballottaggio e ora governiamo, a Sora abbiamo fatto la scelta importante di andare con liste civiche. Risultati insperati frutto di un lavoro certosino e di un campo politico largo che valorizzasse il territorio". 

A proposito di campo largo, lei è uno dei promotori dell'alleanza Pd-M5S nel Lazio: è un modello replicabile a livelli superiori?

"Innanzitutto mi auguro che i Cinquestelle rimangano uniti, come mi auguro che si faccia una coalizione molto ampia in vista delle elezioni politiche, che vada da Calenda e Renzi fino al Movimento. In Regione ci siamo riusciti, quindi forse questo modello può essere vincente". 

Parlando ancora delle elezioni, il primo partito resta sempre quello degli astenuti. Questo dato azzoppa un po' il successo del Centrosinistra?

"Il 40% dell'elettorato è poco rappresentativo, questo va detto. Come va detto che sì, noi vinciamo per le proposte che abbiamo messo sul tavolo e le candidature più che credibili rispetto ad altri, ma anche perché tanta parte dell'elettorato di Centrodestra si è astenuta. Non deve quindi sfuggirci il fatto che la nostra base va rimpolpata e allargata. Se vogliamo affrontare le prossime sfide nel migliore dei modi, bisogna allargare il campo dell'elettorato. 

Adesso per Gualtieri c'è la sfida della giunta: riuscirà ad accontentare tutti e fare al contempo una squadra di qualità?

"Non ho dubbi che Roberto dall'alto della sua capacità e competenza farà una giunta autorevole sotto la sua guida. Ascolterà la coalizione, a partire dalle forze che lo hanno sostenuto, come fatto da Rutelli e Veltroni".

Marino non lo cita?

"Diciamo che è stata un'esperienza un po' differente". 

Tornando al presente e alle cose da fare: qual è secondo lei la prima azione da mettere in campo?

"Sicuramente quella del decoro e della pulizia della città, è la prima grande sfida per Gualtieri, la cosa più importante da affrontare nell'immediato. Comunque colgo l'occasione per ringraziare i tanti militanti ed elettori che ci hanno regalato una giornata meravigliosa, insegnandoci anche una lezione ovvero che bisogna partire dal basso e ampliare la base". 

Ringrazio i tanti militanti ed elettori che ci hanno regalato una giornata meravigliosa, ma ci hanno anche

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