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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Verde pubblico, l'assessore al Personale svela le carte: “Ecco come stiamo assumendo i nuovi giardinieri”

In arrivo 79 assunzioni. De Santis: “Abbiamo bisogno siano pienamente operativi”

Servono più giardinieri. E’ questo il messaggio che arriva dai municipi romani. E non c’è da sorprendersi dal momento che la città deve gestire un patrimonio di verde pari a 44 milioni di metri quadrati. Le assunzioni però sembrano fatte con il contagocce. La commissione trasparenza ha provato, senza fortuna, a comprendere quali siano i meccanismi che portano all’arruolamento di nuovi giardinieri. Antonio De Santis, assessore al personale di Roma Capitale, ha provato a spiegare quali sono stati i risultati sin qui ottenuti.

Assessore, alla commissione Trasparenza non si è presentato quasi nessuno. L’opposizione è preoccupata. Si sta procedendo all’assunzione di nuovi giardineri?

Assolutamente sì. Abbiamo deciso di procedere attraverso i centri per l’impiego. I giardinieri sono una categoria B, quindi non serve necessariamente un concorso e si può ricorrere alle liste che sono stilate secondo criteri prestabiliti e che prendono in considerazione, ad esempio, gli indicatori socio economici, l’ISEE dei candidati.

Quanti sono, numericamente, i giardinieri che avete assunto e quelli che avete intenzione di ingaggiare?

Con una prima delibera abbiamo puntato ad assumerne settanta. Di quella prima tranche ne mancano nove. Poi ci sarà spazio per ulteriori settanta risorse.

Quindi in tutto saranno 140. Ma bastano? Sembrano pochi rispetto alle esigenze più volte lamentate dai territori.

Stiamo in un Comune dove, nel settore in questione, ma anche in generale, non venivano più fatte assunzioni da un decennio. Noi abbiamo avviato un’ampia rigenerazione della macchina amministrativa, iniziata nel 2016 con la stabilizzazione delle maestre precarie, e proseguita con l’assunzione degli agenti di Polizia Locale ed anche di giardinieri. Non dimentichiamoci quali erano le condizioni del Servizio Giardini quando ci siamo insediati.

Quanti erano i giardinieri al vostro insediamento? Si cita spesso il dato su quelli operativi durante l’amministrazione di Rutelli, che erano 1800. Quanto è stato numericamente depauperato il servizio?

Non è tanto una questione di quanti giardinieri fossero rimasti, ma di quante ore di servizio questi operatori potessero garantire. La città aveva bisogno di lavoratori pienamente operativi. Ed infatti noi abbiamo chiesto che i candidati fossero sottoposti anche a prove di carattere pratico. In modo da valutare l’effettiva capacità di svolgere le mansioni a cui saranno assegnati.

Ma come si procederà alla loro assunzione? In commissione Trasparenza hanno avanzato il dubbio che si vada a scorrere una graduatoria, quella fornita dai Centri per l’impiego nel 2018, che ormai è vecchiotta.

Francamente mi sembra una questione di lana caprina. Per troppi anni non sono state fatte le necessarie assunzioni perché si è puntato invece ad esternalizzare il servizio. Chi muove queste obiezioni lo sa bene e dovrebbe ricordarsene.

Quando sarà completata la prima tranche di assunzioni e quando si provvederà a selezionare gli altri 70 giardineri?

La tempistica sfugge dalla nostra capacità di previsione. Per un fatto tecnico: i vari candidati devono superare, per l’appunto, le selezioni della Commissione d’esame. E’ quindi possibile che nelle prossime sedute non ci sia nessuno che riesca a farlo o che invece, paradossalmente, ci riescano tutti.

Ma avete dato una scadenza?

Il nostro indirizzo è stato di procedere nel minor tempo possibile.

Ci sono dei Municipi che, vuoi per la quantità di verde che devono manutenere, vuoi per il fatto che alcuni “furbetti del cartellino” siano stati rimossi, sono rimasti sotto organico. Mi riferisco ad esempio al VII ed all’VIII. E’ previsto siano rapidamente aumentati i giardinieri a loro disposizione?

E’ il  Dipartimento Ambiente  che svolge queste analisi e che quindi distribuisce gli operatori secondo le esigenze d’organico.

Ma non c'è il rischio che, se la politica non indirizza certe scelte, poi gli uffici non si assumano determinate responsabilità?  

Sinceramente immagino che, dall’assessorato all’Ambiente, sia già arrivata l’indicazione a rafforzare quegli organici che sono risultati essere particolarmente carenti. 

I municipi continuano a lamentare di avere pochi giardinieri a disposizione. Ma forse, poichè le selezioni procedono, il completamento degli organici è solo questione di tempo. Quanto ne occorra, per avere un servizio a pieno regime, non è per ora facile prevederlo.

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