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Scuola, il Comune non fa il bando e mette a rischio l'assistenza ai disabili. Lo sfogo della dirigente: "Ci lavoro sola da mesi"

La gara è sul tavolo degli uffici da un anno e mezzo, ma i tecnici lamentano la scarsità di personale e la complessità delle procedure. A rischio il servizio da settembre

In un anno e mezzo il Comune non è riuscito a partorire il bando. I municipi dovranno optare per la proroga o per iter amministrativi lampo, affidamenti diretti o procedure negoziate, i lavoratori non sanno nulla del loro destino, e le famiglie, circa 6 mila quelle coinvolte, potrebbero ritrovarsi senza le coperture di assistenza per i loro bimbi. Un caos quello che sta coinvolgendo gli ex Aec, oggi Oepa, operatore educativo per l'autonomia e la comunicazione, a fianco degli alunni con disabilità nel loro percorso di apprendimento e coinvolti con l'utenza nell'ennesimo marasma burocratico targato Campidoglio. Insieme ai municipi, tutti presenti oggi in commissione Scuola, pretendono risposte. 

Come si è arrivati al disastro odierno? In sintesi: a fine novembre 2017 l'Aula capitolina ha votato un nuovo regolamento per il servizio degli Oepa, con l'intento nella sostanza di accentrarne la gestione in capo al dipartimento Scuola, e non più ai singoli municipi, così da garantire l'uniformità del servizio sul territorio, specie in termini di ore di assistenza fornite agli alunni. Il termine ultimo per l'applicazione della normativa è l'anno scolastico alle porte, il 2019/2020. Una finestra temporale che avrebbe dovuto consentire la stesura del maxi appalto triennale, stimato in circa 30-50 milioni di euro l'anno da stanziare, sulla base appunto delle misure varate nel suddetto regolamento. Siamo a giugno 2019, e la gara è ancora da fare. 

"Cambiamento importante, ci vuole tempo"

"E' una grande rivoluzione il nostro regolamento, è il primo in Italia" commenta a RomaToday Nello Angelucci, vicepresidente della commissione Scuola, primo firmatario del testo del 2017. "Purtroppo ci vuole del tempo, è molto complicato. Siamo in una fase transitoria". Il servizio però, è una promessa, non avrà interruzioni. "Daremo indicazioni ai municipi tramite un intervento coordinato su come proseguire con gli affidamenti. Alcuni possono andare in proroga, altri dovranno ricorrere ad altre procedure. Ma l'assistenza sarà assolutamente garantita". Le ragioni del ritardo?

Lo sfogo della dirigente

"E' un bando che viaggia intorno ai 150 milioni di euro, le procedure amministrative sono complesse". Già, ma a entrare nello specifico pensa la dirigente del dipartimento Servizi educativi, dottoressa Luisa Massimiani. "Riuscire a omogenizzare le ore di servizio a livello cittadino non è un'operazione semplice". Senza contare - dettaglio non da poco - che gli uffici sono a corto di personale. E la stessa Massimiani si sfoga: "Ci ho lavorato da sola per mesi, se fossi stata più sopportata sicuramente avremmo potuto fare di più". Insomma, un gran pasticcio al netto del cambiamento promesso con le nuove regole. 

Le istanze dei sindacati

Duri sul tema i sindacati. E non solo per quello che riguarda i tempi del bando. Il problema è anche, e soprattutto, per quelli che saranno i contenuti del capitolato. "E' urgente un quadro definito delle ore di servizio che si intendono erogare rispetto al reale fabbisogno dei bambini e non alle esigenze di bilancio" spiega a RomaToday Nello Crescenzo, rappresentante della Fp Cgil Roma e Lazio. "Chiediamo poi l'adeguamento delle tariffe a quelle nuove del contratto nazionale delle cooperative, e il livello di inquadramento dei lavoratori che deve passare da C1 a D1". E ancora, l'inserimento del pasto per gli Oepa insieme agli alunni, "momento fondamentale nella comunicazione", e il mantenimento negli organici degli ex Aec che non hanno i titoli di studio richiesti nel nuovo regolamento. In linea generale si chiede più dialogo: "Non si può pensare a un capitolato costruito nel chiuso delle proprie stanze senza tener conto delle parti sindacali". 

"La giunta dia risposte"

Sulla questione intervengono anche gli esponenti di opposizione. "Siamo senza alcuna risposta da parte dell'assessore Baldassarre che ha mandato un delegato in sua vece, ma che purtroppo non ha affrontato nessuna delle problematiche al vaglio, per esempio il tema delle scuole parificate, le tempistiche e soprattutto gli indirizzi attuativi per i municipi da adottare in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico" ha dichiarato il capogruppo della Lega in Campidoglio Maurizio Politi. Sulla stessa linea anche gli esponenti del Partito democratico. "Dopo il caos mense e Multiservizi, questa volta a pagare il conto salato dell'inefficienza di questa amministrazione comunale rischiano di essere le famiglie di disabili e i lavoratori Oepa (ex Aec)" commentano i consiglieri Orlando Corsetti, Valeria Baglio e Giovanni Zannola. "La Giunta scongiuri il blocco dell'assistenza agli alunni con disabilità, dia risposte chiare il prima possibile". 

"È evidente che, rimanendo così le cose, a settembre l’anno scolastico partirà con migliaia di famiglie che si vedranno private di un servizio fondamentale" ha commentato l'assessore al Sociale del I municipio Emiliano Monteverde. "Lo stato confusionale in cui si trova il Campidoglio è davvero arrivato a un livello senza precedenti. Come pensano di risolvere questo problema? Riassegnando ai Municipi le risorse necessarie dopo che lo scorso anno avevano deciso di accentrarle? E se si quando visto che siamo all'inizio dell'estate?". Domande urgenti che aspettano risposte. 

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