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Scuola, arriva il bando per l'assistenza ai disabili: il nuovo servizio però non partirà a settembre

Pubblicato con mesi di ritardo, il nuovo servizio appaltato dal dipartimento Scuola non partirà con la riapertura delle scuole. I municipi andranno in proroga

Finalmente ci siamo. Dopo mesi di attesa e proteste, il bando per l'affidamento del servizio di sostegno agli alunni disabili di elementari e materne è stato pubblicato. Suddiviso in trenta lotti corrispondenti ciascuno a diversi quartieri accorpati dei vari municipi del territorio, per un importo totale di 152 milioni e 431mila euro, aggiudicherà per tre anni alle cooperative partecipanti il servizio degli ex Aec, oggi ribattezzati Oepa (Operatori educativi per l'autonomia scolastica).  

Parliamo di figure professionali di importanza fondamentale, presenti da anni nei plessi scolastici a fianco degli studenti ai quali è stata certificata una disabilità cognitiva dal Sistema sanitario nazionale. Sono centrali nella loro formazione didattica, perché ne sostengono e favoriscono il processo di integrazione e lo sviluppo delle loro capacità e competenze sia pratiche che relazionali. Il bando, pubblicato sull'albo pretorio del Comune il 1 luglio, è il primo che accentra la gestione del servizio, e la gara stessa, al dipartimento Scuola anziché ai singoli municipi, recependo quanto scritto nel nuovo Regolamento voluto dalla maggioranza M5s e votato in aula lo scorso novembre 2017. 

L'intento era quello di garantire l'uniformità del servizio sul territorio, specie in termini di ore di assistenza fornite agli alunni. E così, sulla carta, sarà. Quando il nuovo affidamento diventerà operativo. Non se ne parla infatti prima dell'anno scolastico 2020/2021. Le buste con le offerte del maxi appalto verranno aperte il 3 settembre. Troppo tardi per garantire che il servizio cominci con l'inizio dell'anno scolastico. Slitta tutto, salvo intoppi ulteriori, a settembre 2020. Nel frattempo rimane in capo ai municipi. 

Una questione che nelle scorse settimane era stata sollevata non senza lamentele dai parlamentini, ora alle prese con le proroghe necessarie ai bandi in essere per garantire in ogni modo la continuità del servizio. "Noi siamo riusciti con l'unica alternativa possibile, un affidamento alla precedente cooperativa, non propriamente una proroga perché il contratto era scaduto il 30 giugno e il bando comunale è arrivato dopo" spiega l'assessore al Sociale del I municipio Emiliano Monteverde, tra i più agguerriti nel pressing sul Campidoglio perché velocizzasse le pratiche e garantisse una miglior organizzazione del tutto. Resta poi da risolvere la questione dei fondi per coprire il servizio, in capo al dipartimento Scuola e ora da stornare ai municipi per il 2019/2020, con una nuova variazione di bilancio. 
 

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