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Assessore cercasi, Raggi a caccia del dopo Minenna: dieci i nomi in ballo

Due giorni di pausa per la sindaca. La scrematura dei curricula prosegue senza fretta: nessuno stavolta vuole sbagliare la nomina

Due giorni di pausa per chiarirsi le idee e guardare la situazione con distacco. Weekend di riflessione per la sindaca Raggi, alle prese con il puzzle nomine per rimettere in sesto giunta e squadra squassata dal #dimissioniday del 31 agosto. Le caselle non vanno al loro posto o peggio ancora non si trovano le tessere giuste. Sono dieci i candidati alla poltrona più importante quella del bilancio, mentre invece la situazione appare in alto mare per il capo di gabinetto, per l'amministratore Ama e per il direttore generale di Atac. 

SINDACA SOTTO SCORTA - Sono stati 2 giorni di pausa in cui non sono mancate le polemiche. In particolare la sindaca è finita nella bufera per le foto che la ritraevano sotto scorta a fare la spesa. In tanti l'hanno difesa, più di qualcuno tra gli attivisti e gli elettori ha storto il naso. Si tratta di una protezione imposta dalla Questura perché Raggi è costantemente pedinata, fanno trapelare dallo staff. Una polemica che però racconta della solitudine dalla prima cittadina. Nessuno o quasi degli esponenti nazionali l'ha difesa. Una dimostrazione, se ve ne fosse bisogno, che la prima cittadina ora è isolata. 

DECIDE DA SOLA - E' chiamata a prendere decisioni in solitario. Il direttorio le ha infatti voltato le spalle, il minidirettorio non esiste più, Grillo ha lasciato Roma con più di una perplessità. Resta Davide Casaleggio che, si racconta, sarebbe al lavoro per convincere qualcuno a calare a Roma per dare una mano. Nel frattempo la scrematura dei curricula va avanti. Sabato erano 14, da ieri sono diventati 10. I nomi più caldi sono quelli di Massimiliano Ciferri, Giancarlo Giudici, Marco Nicolai e dell'ex ragioniere di Stato Mario Canzio. Questa volta però la scelta non vuole sbagliarla nessuno, per questo si sta valutando con molta attenzione. 

LE DELEGHE - C'è un nodo importante da capire. Marcello Minenna aveva in carico un super assessorato che, oltre ai conti, si occupava anche di partecipate e patrimonio. A parole i grillini fanno sapere che stavolta il bilancio sarà più snello. Nello stesso tempo però sono ferme le nomine in Ama e Atac. E se nel secondo caso l'intenzione sarebbe quella di procedere direttamente ad una sorta di chiamata pubblica, nel primo caso non si comprende fino in fondo il motivo dell'attesa. Su questa nomina starebbe lavorando, secondo quanto filtra, Paola Muraro ormai diventata vera tuttofare per ciò che riguarda i rifiuti. 
 

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