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L'assessore al Bilancio è sempre un rebus. Domani le deleghe alla Raggi?

Martedì assemblea capitolina per discutere la delibera Atac. Fondamentale la presenza di un responsabile al bilancio. Il nome però non si trova, così potrebbe essere la sindaca a prendere la delega

Potrebbe finire domani la grande attesa per il nuovo assessore al bilancio. E' in programma infatti marted' l'assemblea capitolina che torna a riunirsi dopo venti giorni di stallo. In calendario la discussione della variazione di bilancio grazie alla quale sono stati trovati i 18 milioni per le manutenzioni sulla metro A. Per presentarla è fondamentale che le deleghe al bilancio siano assegnate. Solo il titolare dei conti infatti puo' relazionare sulla manovra. Una presenza obbligata quindi, anche se ad oggi il nome è avvolto nel mistero più totale.

I NOMI - Tante le porte in faccia prese dalla sindaca Virginia Raggi. Dal dimissioniday, quello della caduta di Minenna e Raineri, tanti i nomi sondati. Dopo la parentesi De Dominicis, in tanti hanno rifiutato di entrare nella squadra pentastallata. Quattordici candidati, poi diventati dieci, poi sei. Ad oggi i nomi papabili sarebbero due, l'ex generale della finanza Ugo Marchetti e il professore Nino Galloni. Entrambi da giorni avrebbero detto sì, ma evidentemente i loro profili non convincono. Ecco quindi che, secondo quanto riportano diversi quotidiani, la sindaca avrebbe affidato al dirigente Andrea Mazzillo il compito di chiedere aiuto al padre, ex magistrato, per trovare una personalità all'altezza. La quadra però va trovata entro oggi. 

LA SOLUZIONE PIU' PROBABILE - C'è però un'altra soluzione che ad oggi viene data come la più probabile. Domani infatti potrebbe essere Raggi stessa a riferire, assegnandosi le deleghe al bilancio e presentando così la fondamentale delibera. Un modo per prendere tempo che di certo non diraderebbe le polemiche con i consiglieri pentastellati, ormai palesemente infastiditi per l'assenza di un assessore al bilancio. 

IL PROGETTO - Ma cosa complica la situazione? Nelle intenzioni della sindaca c'è quella di spacchettare il maxi assessorato di Minenna in tre assessorati. Non più quindi Patrimonio, Partecipate e Bilancio tutti nelle mani di un'unica persona, ma tre deleghe diverse. L'obiettivo è quello di non ricreare una sorta di sindaco ombra quale a tutti è sembrato Marcello Minenna. Un assessorato così depotenziato però non piace a chi deve occuparsi di conti in quanto complica la possibilità di agire concretamente e velocemente nel reperimento dei fondi. Da qui tutte le porte in faccia prese sinora. 

Nel muro che Raggi ha eretto sulla vicenda, ieri è spuntata una dichiarazione ironica: "L'assessore al Bilancio? Oggi non ho letto i giornali", ha risposto ai cronisti che le chiedevano del nuovo assessore. 

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