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In Campidoglio l'assemblea dei movimenti: "Raggi ci lascia fuori, segnale preoccupante"

Dai dipendenti comunali agli attivisti degli spazi sociali sotto sgombero: "Dal governo a M5S non riscontriamo segni di discontinuità". A gennaio un nuovo appuntamento

Sembra passato un secolo da quando l'assessore Berdini, partecipando ad un'assemblea al Cinema Palazzo Occupato, gettava le basi per un dialogo con i movimenti sociali e territoriali della Capitale. Era il 20 luglio e l'amministrazione della sindaca Raggi, che in campagna elettorale aveva incontrato queste realtà proprio nello stabile occupato di San Lorenzo, muoveva i suoi primi passi. Il clima che hanno respirato, e denunciato, ieri le decine di attivisti riuniti fuori dal Campidoglio è stato diverso: "Questa assemblea popolare si sarebbe dovuta tenere nella Sala della Protomoteca ma ieri ci è stato comunicato che l'accesso è impedito a chi non è un dipendente capitolino o un delegato sindacale" hanno spiegato i promotori dell'evento organizzato da varie realtà sociali (Carovana delle Periferie, Decide Roma, Usb, Forum Salviamo il Paesaggio). Consistente anche lo schieramento dei blindati delle forze dell'ordine.

Così l'affollata assemblea si è tenuta all'esterno, sulla scalinata che guarda l'entrata di palazzo Senatorio. Ad 'incontrarli' nessun assessore, consigliere o delegato del Movimento cinque stelle. Per gli organizzatori "un pessimo segnale" aggravato dal fatto che "non riscontriamo indizi che vanno nella direzione della discontinuità che auspicavamo". 

Così per oltre due ore si sono alternati gli interventi delle realtà presenti di fronte a una variegata partecipazione: dai lavoratori dei canili comunali agli abitanti dei piani di zona passando per le maestre comunali e gli autisti Atac e gli attivisti degli spazi sociali sotto sgombero. "Cambiare Roma" grazie a "una svolta sociale", l'intento dell'assemblea, che segue altri appuntamenti simili ma è la prima dopo l'estate e dopo i primi '100' giorni di governo della sindaca Raggi. "Vogliamo mettere al centro gli interessi dei lavoratori, delle periferie e dei territori devastati da decenni di schifo realizzato dalle precedenti giunte dentro questo palazzo". 

In cima alla lista dei temi al centro di questa "piattaforma sociale" la battaglia "per la rinegoziazione del debito" e "il rifiuti della logica del pareggio di bilancio". L'assemblea si pone anche "contro le privatizzazioni" e chiede "l'internazionalizzazione dei servizi pubblici" un punto "che riteniamo fondamentale, da non sottoporre a compromesso". E ancora i rifiuti, l'emergenza abitativa e una moratoria sugli sgomberi e sugli sfratti agli spazi sociali. 

Il percorso continuerà nei municipi con una settimana di assemblee e iniziative. In Campidoglio ci torneranno a gennaio "per presentare insieme le richieste che arrivano dai territori". 

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