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Casa e politiche sociali, i movimenti lanciano un'assemblea in Campidoglio: "Parliamo dei bisogni di Roma"

L'appuntamento è per il 4 febbraio alle ore 16, in concomitanza con il Consiglio comunale: "Discutiamo del futuro"

Un'assemblea pubblica in piazza del Campidoglio perché "è ora che si parli dei bisogni di Roma". L'appuntamento è stato lanciato dai movimenti per il diritto all'abitare e da una serie di realtà solidali attive in città per giovedì 4 febbraio alle ore 16, mentre sarà in corso il consiglio comunale. La data è stata rilanciata in seguito a un'altra assemblea pubblica che si è tenuta in piazza Vittorio il 23 gennaio scorso sul tema dell'assenza delle politiche sociali e del ruolo della solidarietà.

Il dito è puntato verso l'operato dell'amministrazione Raggi: "A qualsiasi richiesta, la Sindaca e i (pochi) assessori sopravvissuti agli innumerevoli rimpasti di questi anni fanno spallucce, proclamando di essere al lavoro giorno e notte e di stare facendo tutto il possibile. Un modo quantomeno curioso di vedere la cosa". 

Tra le critiche avanzate il modo in cui il Comune ha gestito la cosiddetta 'emergenza freddo', che ha visto morire per strada ben 12 senzatetto dall'inizio della stagione invernale. "Sono stati messi a disposizione 1200 posti letto per persone senza fissa dimora a fronte di circa 8000 contate dalla Caritas", scrivono. Persone che "potrebbero benissimo stare nei ben 3700 appartamenti a uso turistico vuoti nella sola area di piazza Vittorio che il Comune si è rifiutato di regolamentare".

E ancora, i centri di accoglienza usati per gestire "sgomberi inutili e costosi come quello di Cardinal Capranica" o il fatto che, "nel bel mezzo di una crisi sanitaria ed economica gravissima, in cui il mantra è ‘restate a casa’ l’assessorato e il dipartimento delle Politiche Abitative siano riusciti ad assegnare zero case popolari in sei mesi a fronte di oltre 13mila domande, e a cassare oltre il 70 percento delle richieste per buoni affitto per motivi procedurali". Nel mirino anche il mancato superamento dell'articolo 5 della legge Renzi-Lupi, che impedisce di ottenere la residenza – e i diritti ad essa connessi – a chi vive negli spazi occupati, "sul quale il Movimento cinque stelle non ha mosso un dito". 

Continua la nota: "In questo mare magnum di assurdità e inadempienze, alcuni guizzi nella giusta direzione ogni tanto emergono. Tra questi, la delibera che prevede la valorizzazione di cinque immobili pubblici per coabitazione sociale. Questo è un passo nella giusta direzione che bisogna tuttavia percorrere con la necessaria convinzione e senso di responsabilità". 

L'orizzonte non può che essere quello elettorale: "Roma  non si merita una campagna elettorale concentrata solo sulle candidature e sulle alchimie partitiche, anziché sui temi che dovrebbero essere all’ordine del giorno. Per noi il Campidoglio non è terra di conquista dei personalismi e dei bilancini della politica, ma la Piazza di chi abita Roma e vuole discutere del futuro, e della visione di questa città". 

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