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Asili, genitori al Tar contro la riforma del Comune: "Non c'è più sicurezza"

A presentare il ricorso con richiesta di sospensiva immediata la rete di genitori 'Gruppo Zero Sei'. Intanto la Cgil sollecita l'apertura di un tavolo per il settore. L'assessore Masini: "Ci vediamo il 24 aprile"

Sono arrivate in tribunale le proteste dei genitori dei bambini che frequentano gli asili nido e le scuole materne della Capitale contro la riforma del salario accessorio del personale capitolino. Dopo esposti e diffide che avevano raccolto 7mila adesioni, il 'Gruppo Zero-Sei' ha presentato un ricorso al Tar per chiedere l’annullamento dei nuovi modelli organizzativi proposti dal Comune. A preoccupare i genitori soprattutto il fatto che, con la nuova organizzazione, può aumentare il rapporto tra il numero di bambini per insegnante: "La loro applicazione prevede che non vengano più inviate supplenti in sostituzione della prima assenza delle educatrici, fatto che determina l’eliminazione del rapporto numerico 1/6 tra educatrice e bambini e rende il nido un posto insicuro nel quale risulta impossibile attuare il progetto educativo a cui il Comune si è impegnato al momento dell’iscrizione". I genitori inoltre si sono rivolti al Garante per l’Infanzia della Regione Lazio e al Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia (parte del gruppo CRC): "Abbiamo chiesto all'amministrazione capitolina di partecipare alla trattativa come garanti dei diritti dei bambini".  

L'avvocato Riccardo Roselli che, insieme alla mamma avvocatessa del IX Municipio Valentina Paiella, ha redatto e presentato il ricorso con istanza di sospensiva immediata: “Ad oggi il ricorso al TAR è l’unico modo per tentare di ottenere l’annullamento in via definitiva dell’Allegato D all’atto unilaterale con cui il Comune ha applicato questi nuovi modelli organizzativi" spiega il legale.

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I genitori denunciano una situazione di caos nelle strutture pubbliche: "Abbiamo raccolto molti documenti che attestano il verificarsi quasi quotidiano di situazioni di fuori rapporto, che in alcuni casi arrivano anche a picchi di un’educatrice con 30 bambini. Con questi numeri come è possibile garantire la sicurezza e la realizzazione del progetto educativo?" si chiede Valentina Paiella. "Senza contare che in alcuni casi il fuori rapporto è reso ancora più grave dalla presenza di bambini con handicap o per i quali è prevista la somministrazione di farmaci salva vita. Come ho già detto in occasione della presentazione della diffida questa riforma è estremamente lesiva dei diritti di bambini, che, ricordiamolo, hanno un’età compresa tra 4 mesi e 3 anni e nel nido dovrebbero trovare un luogo accogliente con delle precise figure di riferimento. Invece in questi casi si ritrovano ‘parcheggiati’ spesso anche con educatrici di altre sezioni, soprattutto nei momenti più delicati come l’accoglienza o il risveglio dopo il riposo pomeridiano”.

Melissa Tanariva, la mamma del XIII Municipio che a gennaio con Whatsapp ha creato la rete dei genitori che si sta battendo contro questa riforma, si auspica un dialogo con l'amministrazione che però, nonostante le diverse richieste, non è avvenuto. "A febbraio (quando l'amministrazione aveva sospeso il nuovo contratto in attesa di aprire un tavolo con i sindacati, ndr) avevamo chiesto che il Sindaco Marino e l’Assessore Masini ricevessero una nostra delegazione per cercare di trovare insieme una soluzione condivisa. Ci dispiace davvero molto che in tanto tempo a disposizione non abbiano ritenuto opportuno confrontarsi con noi su un tema così delicato" denuncia. "Noi genitori continuiamo a ritenere che un dialogo con l’Amministrazione sul tema dell’infanzia sia imprescindibile" conclude.

Per Delia Amicone, una mamma dell’XI Municipio, anche i genitori dovrebbero prendere parte al tavolo della trattativa oltre all'ammanistrazione e ai sindacati: "Manca il terzo attore: un garante dei diritti dei bambini". Da qui la richiesta: "Chiediamo al Comune di Roma di dare vita a questo nuovo soggetto nel più breve tempo possibile, in modo che possa prendere parte attiva al tavolo delle trattative".

Intanto Sel ha lanciato una campagna di ascolto negli asili e nelle scuole dell'infanzia di Roma "sui problemi e sulle soluzioni che vengono proposte da parte di insegnanti, educatrici e genitori" spiega Gianluca Peciola, capogruppo Sel in Campidoglio che si auspica l'avvio di un dialogo in cui vengano coinvolti anche i genitori. "Il ritorno all'atto unilaterale sul salario accessorio sta provocando molti disagi nei nidi e nelle scuole non solo per le lavoratrici ma anche per le famiglie". Peciola chiede quindi la sospensione dell'atto unilaterale per quanto riguarda il settore scolastico "in attesa della definizione di un modello organizzativo condiviso".

A sostegno dell'azione intrapresa dai genitori, le dichiarazioni di Natale Di Cola Segretario generale FP CGIL Roma Lazio: "Il ricorso presentato al TAR dalla Rete dei genitori  “Gruppo Zero-Sei”, per chiedere l’annullamento del riordino dei Servizi all’Infanzia di Roma Capitale, conferma quanto abbiamo rappresentato, da un anno a questa parte, all’amministrazione capitolina: questa riorganizzazione non penalizza soltanto il personale di ruolo e precario, ma compromette i progetti educativi e anche le garanzie di sicurezza per i bambini" si legge in una nota. "Continueremo a rappresentare il bisogno di tutelare i diritti di chi lavora in questi servizi, che sono strettamente collegati ai diritti dei bambini e delle famiglie alla garanzia di livelli di qualità e sicurezza, nella riunione già programmata per il 23 aprile" conferma, sollecitando l'apertura di un tavolo anche per la scuola.

Nel tardo pomeriggio, la convocazione dell'assessore alla Scuola Paolo Masini: "Subito dopo il tavolo da parte di Luigi Nieri previsto per il 23 aprile, il 24 è gia convocato l'incontro preannunciato. Un tavolo che affronti le criticità dell'atto unilaterale e che al contempo avvii un percorso di riforme di un settore che ha bisogno di rilancio, mettendo sempre al centro il valore pedagogico. In un rapporto sereno e leale, interverremo sui punti critici esaltando le tante eccellenze".

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