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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nidi convenzionati sulla barricate: "Comune non ha ancora firmato il contratto, non possiamo assumere"

In protesta i titolari degli asili. Ancora non arrivano le risorse economiche del Campidoglio perché manca il contratto. La replica: "Sempre firmato nei primi mesi dell'anno"

Manca ancora un contratto di convenzione con le strutture, che impedisce l'assunzione di personale integrativo richiesto dal Comune, oltre alla sicurezza rispetto alle modalità di gestione organizzativa ed economica laddove dovessero verificarsi emergenze di chiusura causate dal Covid-19. Gli asili nidi convenzionati di Roma Capitale tornano sul piede di guerra. Non è la prima volta che sono costretti a protestare contro il Campidoglio per mancati pagamenti e risorse insufficienti a far funzionare il servizio.

"L'amministrazione di Roma Capitale, già da alcuni anni, sembra lavorare per la demolizione del sistema integrato pubblico/privato e ora al tempo del Covid sembra aver finalmente raggiunto il suo obiettivo: molte scuole convenzionate hanno già chiuso, altre si apprestano a farlo" tuonano decine di titolari di nidi in convenzione, raggruppati sotto l'associazione Onda Gialla. 

"Siamo senza un contratto di convenzione che definisca tempi, modalità e risorse per proseguire l'erogazione del servizio". Già, il contratto è fondamentale per capire quante risorse il Comune mette a disposizione delle strutture e quindi come le stesse possono organizzare l'intero servizio, che in tempi di emergenza Covid ha bisogno di più personale, come richiesto poi dalla stessa amministrazione. Ancora però questo contratto non c'è. Normalmente entro l'estate i titolari hanno almeno il Cig (Codice identificativo di gara) che permette di fatturare e quindi di ricevere fondi da Roma Capitale.  

"I Nidi e gli Spazi Be.Bi. convenzionati hanno garantito a proprie spese l’apertura ai piccoli utenti e alle famiglie, con tutti gli oneri relativi alla sicurezza del servizio e alla formazione e retribuzione del personale in essere e assunto" spiegano ancora dall'associazione. "Questa situazione non potrei protrarsi a lungo, per questo i servizi in convenzione lanciano il proprio grido d'allarme all'amministrazione, ai cittadini, alle famiglie". 

La replica del Comune

Il Campidoglio ha replicato alla denuncia: "Con l'obiettivo di sostenere i servizi e tutelare i lavoratori dei nidi convenzionati con Roma Capitale, l'Amministrazione Capitolina ha stanziato risorse aggiuntive per l'avvio del nuovo anno educativo 2020-2021. L'iniziativa amministrativa, nata dall'ascolto e dalla condivisione delle difficoltà e istanze espresse dai rappresentanti dei nidi convenzionati durante una serie di incontri tenuti nei mesi estivi presso il Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici di Roma Capitale, come da accordi tra le parti è stata comunicata ufficialmente alle singole strutture educative immediatamente prima dell'avvio del nuovo anno educativo, all'interno di un primo documento integrativo, valido per il periodo emergenziale ed in via di perfezionamento con costanti interlocuzioni con i gestori, che è stato inviato insieme alla bozza di convenzione per l'anno in corso. Come da prassi consolidata, sarà firmata dalle parti entro i primi mesi dell’anno educativo".

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