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Asili, notte di trattative in Campidoglio: siglata l'intesa con i sindacati

Dopo 14 ore di confronto è stato raggiunto un accordo sulla nuova organizzazione del settore scolastico. Rimane il disaccordo sui tempi. I sindacati chiedono l'applicazione immediata. Il Comune vuole chiudere prima tutta la partita del contratto

È arrivata praticamente all'alba, dopo 14 ore di tavolo sindacale, l'intesa tra Roma Capitale e i sindacati sulla riorganizzazione dei servizi educativi e scolastici comunali avviata nell'ambito della discussione sul contratto decentrato. “C'è grandissima soddisfazione per aver chiuso, in poche settimane, l'accordo sul settore educativo e scolastico” il commento del vicesindaco Luigi Nieri. “Siamo perciò molto contenti di aver raggiunto un risultato di piena condivisione cui l'amministrazione ambiva sin dall'inizio di questo delicato percorso” ha aggiunto. “Con questa intesa si fa un passo avanti cruciale sulla riorganizzazione dei servizi educativi e scolastici, e si torna a parlare di offerta formativa in un'ottica di qualità e partecipazione” ha aggiunto l'assessore alla Scuola Paolo Masini. 

Il nuovo modello organizzativo è stato firmato da Cgil, Cisl, Uil e Csa. “Con l'intesa sono state ristabilite quelle condizioni che danno dignità a un settore importante come quello scolastico” spiega a Romatoday Marco d'Emilia della Cgil Fp. Ecco alcune delle modifiche introdotte. “Ogni educatrice assente verrà sostituita e ulteriori supplenti verranno chiamate a lavorare nel caso in cui presso la struttura sia presente oltre il 75% dei bambini iscritti” spiega. “Ulteriori sostituzioni verranno effettuate anche a integrazione della presenza di bambini disabili”. Salta quindi il meccanismo in base al quale, aumentando da 27 a 30 le ore frontali settimanali per le insegnanti, il ricorso alle supplenze partiva solo dalla seconda assenza. “Le tre ore in più verranno spalmate durante tutta la settimana. Inoltre si fornisce anche un'importante risposta al mondo del precariato in questo settore”.

"Ristabilito anche il rapporto educatrice-bambino di uno a sette che con il contratto unilaterale era saltato”.  E ancora. “Nel nuovo accordo sono previsti sei giorni di ferie che possono essere utilizzate durante tutto l'anno mentre le 120 ore di attività integrative sono state ridotte a 100 di cui 50 sono ore flessibili” continua D'Emilia. “Ristabilito anche il concetto di disponibilità per i mesi estivi di luglio e agosto come stabilito dal contratto nazionale. Non è più possibile assistere a quanto accaduto a Pasqua”. Modifiche sono state introdotte anche nell'organizzazione del lavoro. “Abbiamo ridato centralità al ruolo dei collegi degli insegnanti che potranno decidere quale modello organizzativo adottare. Il dipartimento presenterà due scelte anche se, di fronte a particolari peculiarità, potranno essere elaborate altre proposte” spiega il sindacalista.

L'intesa per il settore scolastico è stata trovata, ma la partita è ancora aperta. Un punto d'incontro sulla questione più generale del contratto decentrato che riguarda tutti i dipendenti capitolini infatti non è ancora stata trovata. E l'amministrazione ha già fatto sapere che anche l'accordo trovato ieri entrerà in vigore quando verrà chiusa tutta la partita. “Le nuove regole non potranno però essere applicate subito, perché l'amministrazione intende dare seguito a quanto convenuto solo a conclusione di un'intesa su tutto il contratto integrativo dei 24.000 dipendenti comunali” scrivono in una nota congiunta Natale Di Cola, segretario generale Fp-Cgil Roma Lazio, e Roberto Chierchia, segretario generale Cisl Fp Roma e Lazio.

I sindacati chiedono però di anticipare nell'applicazione delle nuove regole. “Sarebbe irragionevole se l'amministrazione non applicasse quelle parti della nuova organizzazione che non hanno riflessi sulle norme della contrattazione decentrata, attivando ad esempio le parti che riguardano il sistema delle sostituzioni del personale assente e i nuovi orari” continua. “In questo modo si ridurrebbe a condizioni decenti il carico di lavoro, si tornerebbe ad offrire standard di qualità per il servizio ai bambini e alle famiglie e si determinerebbero maggiori opportunità di lavoro per le lavoratrici precarie” prosegue la nota in cui i sindacalisti chiedono all'amministrazione “atti immediati”. Rimane, per ora, lo sciopero indetto per il 27 maggio. 

"Trasuda vendetta" è invece il commento lapidario di Daniela Volpe, rappresentante dell'Unione sindacale di base di Roma Capitale. “Le esigenze di cassa dell’amministrazione capitolina risultano garantite mediante un peggioramento della qualità dei servizi e delle condizioni di lavoro in asili nido e scuole dell’infanzia concretizzando lo spostamento di tali servizi verso il privato" spiega. "Alcuni punti  dell’accordo, volutamente ambigui, anticipano la legge regionale sui nidi di prossima approvazione per quanto attiene l’aumento delle rette, la riduzione degli spazi per i bambini e la diminuzione del personale, ottenuta attraverso l’aumento delle ore frontali nelle scuole dell’infanzia e l’aumento del numero dei bambini per ciascuna educatrice” le critiche avanzate dall'organizzazione di base. “Marino il vendicativo, con la complicità di CGIL e CISL,  ha voluto dare una lezione alle lavoratrici della scuola e dei nidi che più si sono opposte alle stramberie messe in cantiere con l’atto unilaterale" conclude facendo appello ai lavoratori e ai genitori per unire le vertenze "per bloccare l’aggressione ai servizi pubblici". 

Commenti soddisfatti dalla maggioranza capitolina. “E' stato fatto un grande lavoro di squadra” dichiara Gianluca Peciola, capogruppo capitolino di Sel. “Rimane aperto il tema della partecipazione, per questo come Gruppo Sel andiamo avanti con la nostra proposta di istituire una Consulta di genitori, insegnati ed educatrici che intervenga sulle decisioni che riguardano la qualità dell'offerta didattica nei nidi e nelle scuole materne di Roma”. "E' una bellissima notizia" commenta Valeria Baglio, presidente dell'Assemblea capitolina. "Per le migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore scuola che attendevano il nuovo contratto e per le famiglie romane che utilizzano i servizi scolastici di Roma capitale. Un risultato raggiunto con il contributo di tutti". Aggiunge Luca Giansanti, capogruppo della Lista civica Marino: "L'intesa è il risultato di un confronto leale a cui hanno contribuito tutti, giunta, forze della maggioranza e organizzazioni sindacali, e che si è risolto in tempi rapidi e con soluzioni condivise".

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