rotate-mobile
Politica

Multe dimezzate e più spazio per esibirsi: nuove regole per gli artisti di strada

Orari più ampi, multe meno salate, nessun sequestro della merce e nessun permesso scritto. Nuove regole per gli artisti di strada. Tredicine: "Marino vuole un circo a cielo aperto"

"Sfido chiunque a trovare un solo romano che la sera è infastidito dagli artisti di strada". Gianluca Peciola risponde alle polemiche sulla nuova proposta di delibera per regolamentare saltimbanchi e giocolieri, in netta contrapposizione con quella firmata Alemanno, che tra gli addetti ai lavori aveva sollevato al tempo non poche proteste. Il consigliere Sel è l'autore delle nuove norme, che entro venerdì devono passare al vaglio dei Municipi (già approvato in V). E che già sono facile bersaglio di attacchi.

Multe meno salate, con un limite massimo che da 500 euro si dimezza e scende a 250. Niente più registro e sequestro degli strumenti. Orari più flessibili con esibizioni fino all'una di notte nei festivi e prefestivi e più spazi per gli spettacoli: 4 metri per 4 al posto dei 2 precedenti. Un tentativo, spiega Peciola, "di trasformare Roma in una metropoli europea arricchendo l'offerta culturale della città". Premesso che la delibera Gasperini, quella dell'ex sindaco, "era inapplicabile e fatta veramente con i piedi". 

TREDICINE - Di tutt'altro avviso il consigliere Pdl, Giordano Tredicine, che sulla questione spara a zero. "Come se già non bastassero gli enormi disagi arrecati a residenti e commercianti dalla pedonalizzazione dei Fori voluta da Marino, con questa proposta di delibera il centro storico rischia seriamente il colpo di grazia". E in breve "sarebbe un circo a cielo aperto". 

"Peraltro l'espressione 'modifica del regolamento' è del tutto inappropriata dal momento che la parola stessa significa insieme di regole aventi lo scopo di disciplinare una determinata attività e nella proposta di delibera presentata dai due consiglieri capitolini di Sel tutto si ravvisa tranne che regole". 

PECIOLA - Peciola si difende da questo e da affondi simili che arrivano dall'opposizione. "Il regolamento di prima era semplicemente assurdo. Sequestrare gli strumenti è da norma fascista, e poi era sbagliata l'assegnazione delle aree, alcune dove già il suolo è occupato, tipo Campo de'Fiori. Per non parlare poi del permesso giornaliero, un'inutile 'permesso non permesso' con un foglio recitante 'non è un'autorizzazione'". Chissà allora cos'era...

Altra questione, da non sottovalutare, è il potenziale deterrente degli artisti nelle aree di movida spesso scenario di degrado e violenza. "A guardare le esibizioni si fermano famiglie con bambini". Per qualcuno invece sono gli stessi artisti di strada che non farebbero che aggiungere degrado al degrado. 

I RESIDENTI - L'Associazione Abitanti Centro Storico lancia un appello al sindaco Marino e alla presidente della City, Sabrina Alfonsi, affinché non venga stravolto il regolamento precedente. Il timore è che maggiore libertà si traduca in assenza di decoro.

"Non sempre i buoni regolamenti debbono essere smantellati all’arrivo di una nuova Amministrazione - si legge nella nota dell'AACS - Quella delibera è stata calibrata su esigenze degli abitanti e degli artisti e delle opportunità di espressione che la nostra città è in grado di offrire. 

La delibera esprime anche attenzione al rispetto della salute e della sicurezza di chi vive e lavora nel centro della Capitale e al patrimonio Unesco. Il centro storico in particolare ha urgente necessità di vedere applicate tutte quelle norme che determinano o dovrebbero determinare nei fatti la tutela e il decoro, possibilmente senza derogare all’emissione di sanzioni e controlli".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Multe dimezzate e più spazio per esibirsi: nuove regole per gli artisti di strada

RomaToday è in caricamento