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Aree ludiche senza giochi: nei giardini pubblici mancano all'appello scivoli ed altalene

Oltre ai giardini incolti ed alle aperture limitate, nelle aree gioco di Roma Capitale, da Vigna Clara ad Ostiense, molti arredi ludici non sono stati ripristinati

Sono rimaste chiuse per tre mesi a causa del nuovo Coronavirus. Le aree ludiche hanno subito una quarantena ben più lunga di quella osservata dai parchi e giardini che le ospitano. La loro riapertura però non è stata in linea con le aspettative.

Aree gioco da sistemare

Da Roma Nord a Roma Sud sono tanti gli arredi che mancano e che, durante il prolungato lockdown, non sono stati ripristinati.  In via Tieri, a La Storta, ed in via Valdagno, a Vigna Clara, i giochi rimossi non sono mai stati riposizionati al loro posto. Altalene sparite da tempo immemore anche in via Matteucci, nel giardino Pisino di Ostiense, uno dei rari spazi verdi presenti nel quartiere.

Altalene rimosse

Si è invece risolto il giallo di Villa Lazzaroni, dove recentemente erano sparite otto altalene. “Dopo diverse email inviate al Campidoglio siamo stati ricontattati dallo staff dell’assessora capitolina all’Ambiente – ha dichiarato Laura Anastasi, dell’associazione “Insieme per Villa Lazzaroni” – mi hanno detto che verranno ripristinate due coppie su quattro, non sappiamo quando. Le invece sono state giudicate ammalorate e quindi sono state rimosse. Prima di riposizionarle però dovranno effettuare delle indagini geologiche”. Impensabile quindi rivederle prima del 2021.

I fondi a disposizione

Il Campidoglio, durante il lockdown, aveva pubblicato anche un bando per la manutenzione delle aree ludiche. L’amministrazione ha messo raggruppato i municipi in tre lotti e complessivamente ha stanziato 2,3 milioni di euro  per  ripristinare gli arredi destinati ai bambini. Si tratta di fondi che si dovrebbero sommare ai 794 euro, stanziati un anno fa, con cui si puntava a sistemare 70-75 aree sulle circa 250 presenti in città. Finora però, i romani, non hanno potuto apprezzare nessuno di questi interventi.

L'esempio virtuoso

Qualche miglioramento a ben vedere c’è stato. A Garbatella, dal 15 giugno, i bambini possono godere di nuove altalene e di nuovi arredi nel parco Commodilla di via Giovannipoli. Sfalci ed attrezzature per non sono finanziate del comune. “Stiamo lavorando con fondi regionali per un progetto che, il Campidoglio, ha approvato ma che è nostra responsabilità portare avanti secondo il piano presentato” ha spiegato Luca Sparatore, del Comitato per il parco Giovannipoli. 

Il lavoro del Comune

Quindi, sintetizzando, il Comune dopo 3 mesi ha riaperto solo poche aree gioco e non ha approfittato della lunga quarantena per riposizionare gli arredi mancati. Degli interventi attesi da un anno non si ha traccia, però ha approvato dei progetti di riqualificazione che sono finanziati dalla Regione Lazio e realizzati dai cittadini. A conti fatti, non sembra un grande lavoro.
 

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