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Campidoglio, l'Aula non si fida di Marino: approvate due mozioni contro il taglio degli stipendi

La prima è stata presentata da Orlando Corsetti (Pd) la seconda da Giordano Tredicine (Pdl). Entrambe hanno ricevuto il via libera all'unanimità

Gli stipendi dei dipendenti comunali non si toccano. È chiaro il messaggio lanciato ieri pomeriggio dall'Aula Giulio Cesare. Due le mozioni presentate, una dalla maggioranza che si oppone ai tagli dell'indennità all'ufficio anagrafe, l'altra dall'opposizione che impegna il sindaco e la sua giunta a non diminuire in alcun modo la retribuzione, compresa la componente accessoria, dei dipendenti capitolini. Entrambe sono state votate all'unanimità.

La votazione arriva nel bel mezzo delle polemiche sollevate dalla notizia della doppia retribuzione per alcuni componenti dell'amministrazione Marino ma soprattutto dopo le proteste della scorsa settimana quando, in seguito all'anticipazione mezzo stampa del progetto dell'assessore al Bilancio Morgante di tagliare il 30% degli stipendi dei dipendenti comunali, i sindacati si riunirono in Campidoglio per strappare rassicurazioni. "Nessun taglio" la sintesi di quanto emerso dall'incontro tra le sigle sindacali e il vicesindaco con delega al Personale Luigi Nieri. Ma il Consiglio comunale preferisce prendere posizione e ribadire la propria netta contrarietà a qualsiasi taglio delle retribuzioni.

La mozione presentata dalla maggioranza porta la firma di Orlando Corsetti, poi controfirmata da tutti i gruppi consiliari. Il documento chiede al sindaco Marino e alla sua giunta di garantire l'applicazione dell'indennità di disagio come stabilito dagli accordi sindacali per assicurare la giusta compensazione economica a tutto il personale incaricato dal primo cittadino alla funzione di ufficiale di Anagrafe e di Stato civile. Inoltre la mozione impegna l'amministrazione a evitare che ai dipendenti possano derivare danni, anche di natura patrimoniale, a fronte della mancata erogazione dell'indennità per lo svolgimento di attività “sostanzialmente identiche a quelle già svolte in passato”, attraverso un tempestivo atto d'indirizzo ai direttori delle strutture interessate che confermi l'applicazione dell'indennità a tutti i dipendenti, a fronte degli impegni già sottoscritti.

La seconda mozione invece è stata presentata dal capogruppo Pdl in Campidoglio, Giordano Tredicine. Anche questa approvata all'unanimità, impegna Marino e la sua squadra di governo a non tagliare le retribuzioni. Il documento si oppone a quanto contenuto nella bozza di bilancio 2014 predisposta dall'assessore Daniela Morgante che prevede un taglio drastico degli stipendi dei dipendenti capitolini effettuato attraverso la “soppressione delle voci accessorie”. Come ricorda la mozione, “il taglio, pari a 80 milioni di euro, andrà a incidere per il 30% del totale della retribuzione, con una riduzione media degli stipendi di 300-440 euro al mese”.

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