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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Campidoglio, dall'Aula via libera al taglio dei super stipendi: si parte da assessori e staff

Approvata all'unanimità una mozione che prevede una decurtazione per gli staff degli assessori e delle segreterie politiche e l'esclusione dei loro componenti dalla possibilità di essere inquadrati nei ruoli dirigenziali

Dopo le polemiche, e le proteste, sollevate dalla possibilità di un taglio degli stipendi per i dipendenti capitolini, dal Campidoglio sembra arrivare un deciso dietro front. Meglio partire dall'alto, sembra essere il nuovo ordine. E non solo perché il sindaco Marino ha annunciato che si ridurrà la retribuzione del 10%. Ieri il Consiglio Comunale ha approvato all'unanimità una mozione che prevede una decurtazione per gli staff degli assessori capitolini e delle segreterie politiche, e l'esclusione dei loro componenti dalla possibilità di essere inquadrati nei ruoli dirigenziali. Il documento è stato sottoscritto da tutti i capigruppo della maggioranza e dal presidente della commissione Personale, Svetlana Celli.

Con l'approvazione del documento l'Aula Giulio Cesare ha chiesto al sindaco e alla sua giunta di modificare il regolamento Uffici e Servizi di Roma Capitale, in particolare l'articolo 35 della delibera 161/2010 della Giunta Alemanno. In sostanza si tratta di limitare lo stipendio del personale di staff all'80% massimo della indennità percepita dagli assessori, rendendo pubblici tutti gli emolumenti nelle delibere di Giunta.

Il coordinatore della maggioranza in Campidoglio, Fabrizio Panecaldo parla di “marcia indietro” confermata dalla “riunione di lunedì con il vicesindaco Luigi Nieri”. La mozione “va nel senso di dare una mano alla politica di risparmio di cui la crisi finanziaria rende evidente la necessità, ma rifiutando la logica dei tagli lineari, quella per la quale, per intendersi, si era prospettato l'azzeramento delle indennità per gli operatori allo sportello” spiega in una nota. Panecaldo parla di “dare il buon esempio” dalla “testa”. Oltre alla mozione approvata ieri inoltre Panecaldo ha annunciato che “nei prossimi giorni presenteremo una nuova mozione per la riduzione delle indennità previste per i dirigenti comunali”.

Fabrizio Ghera, capogruppo Fratelli d’Italia in Campidoglio, dichiara in una nota: “Prendiamo atto da parte del sindaco di Roma di un primo passo positivo, anche se tardivo, verso la riduzione del suo stipendio così come la mozione, sottoscritta da tutti i capigruppo della maggioranza, per ridurre gli stipendi agli staff degli assessori” scrive in una nota. Ghera illustra la proposta del suo partito in merito alla riduzione degli stipendi: “La proposta di Fratelli d’Italia al sindaco Marino prevede d’intervenire sugli stipendi dei manager comunali e di tutte le società partecipate. Stabilire quindi un tetto massimo per le retribuzioni dei manager fissando una soglia che non superi i 150 mila euro, e per tutti coloro che percepiscono dagli 80 mila euro in su applicare una riduzione del 20%”.

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