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Sei un'artista di strada? Lo deciderà un vigile urbano

Approvato in Aula Giulio Cesare un sub emendamento per un elenco dei saltimbanchi in attesa della votazione del nuovo regolamento della città di Roma. Più potere ai vigili urbani per il controllo delle norme

Un elenco degli artisti di strada. Un registro pubblico a cui si accede senza esami o prove. Questo il risultato del sub emendamento approvato ieri in consiglio comunale in attesa del voto finale sulla delibera 101/2011 che regolamenta l’attività degli artisti di strada atteso per la prossima settimana. Un regolamento presentato in Aula Giulio Cesare dall’assessore alla Cultura Dino Gasperini in relazione al quale sono stati messi in seduta diversi emendamenti da parte di tutti i gruppi consiliari. Emendamenti tesi a trovare un possibile giusto compromesso con le esigenze manifestate in molteplici occasioni dal CooRAS (Coordinamento Romano Artisti di Strada) e dalla Federazione Nazionale Artisti di Strada (FNAS/AGIS). Una battaglia alla delibera che ha visto opposizione e maggioranza allungare i tempi dell’approvazione (posticipata ai prossimi consigli comunali che si terranno l’11 e 12 aprile) con la presentazione e le messa in votazione di 12 emendamenti. Voto che ha portato l’Assemblea Capitolina ad approvare la nascita di un registro degli artisti di strada, con maggior potere nelle mani della Polizia di Roma Capitale per la verifica il rispetto delle norme nell’esercizio dell’arte di strada.

REGISTRO ARTISTI: Sub emendamento votato e approvato in Assemblea Capitolina che prevede la nascita di un registro per saltimbanchi e artisti di strada, il cui accesso avverrà senza alcun passaggio burocratico o esame. Modifiche alla delibera 101/2011 che hanno riguardato anche l’approvazione di un altro emendamento che prevede più poteri per i vigili urbani nelle verifiche sul tipo di arte esercitata, sulla specialità artistica, soprattutto delle statue viventi. “Attraverso gli uffici del Dipartimento Cultura, in collaborazione con i vigili urbani – si legge nell’emendamento – si potranno effettuare verifiche rispetto alla veridicità delle specialità artistiche rappresentate, in particolare per la categoria delle statue viventi”. Approvazione dell’elenco degli artisti di strada che trova il benestare del presidente Pdl della Commissione Cultura di Roma Capitale Federico Mollicone: “Quello che abbiamo creato non è un albo, ma un registro a cui si accede senza esami dove sono censiti gli artisti di strada. In questo modo si si tutelano gli artisti veri e soprattutto si instaura un sistema capillare di controllo. Si vogliono evitare false statue viventi che non svolgono nessuna attività artistica e rappresentano un vero e proprio racket, con turni di persone in maggioranza extracomunitarie costrette a indossare strutture fisse o prefabbricati”.

ECO IN REGIONE LAZIO: Delibera 101/2011 che rimbalza sino agli scranni della Regione Lazio, attraverso le dichiarazioni della consigliera Idv Giulia Rodano: “Quella degli artisti di strada è per Roma e la giunta Alemanno una vicenda simbolica. Il trattamento che il centrodestra sta riservando agli artisti rivela innanzitutto che essi non vengono considerati una risorsa ma soltanto una grana da risolvere. Ogni autorizzazione prevista dalla delibera in discussione non è infatti un riconoscimento, ma tutt’al più concessione. Perché in realtà per il Sindaco Alemanno e l’assessore Gasperini sarebbe meglio se gli artisti di strada a Roma non venissero proprio: pensano, in tal modo, di fare gli interessi dei residenti e degli esercenti, ma in realtà ottengono solo l’effetto di rendere la Capitale ancor meno attraente, ancor meno europea, e soprattutto ancor più grigia e cura di quanto non sia già diventata dal 2008”.

SOSTEGNO AGLI ARTISTI: Consigliera dell’Italia dei Valori in via della Pisana che considera la delibera 101/2011 una delegittimazione del lavoro degli artisti di strada concludendo: “Il ricatto che si sta consumando verso questa categoria è inaccettabile: il divieto assoluto di amplificazione è infatti delegittimato da norme nazionali ed europee, che ragionevolmente fissano dei limiti al rumore ma non ne escludono l’esistenza. Alemanno vuole andare oltre, ostentando un piglio che non avrebbe con nessun’altra categoria di lavoratori. Invece di procedere per diktat, il Sindaco avrebbe invece il compito istituzionale di regolamentare le attività affinché la libertà di espressione degli artisti sia compatibile con i diritti dei residenti e degli esercenti. Non serve reprimere: basta fissare limiti chiari e ineludibili all’inquinamento acustico e agli orari. Basta governare. Pieno sostengo agli artisti di strada che costituiscono un’opportunità per la città di Roma, e che stanno rivendicando le loro ragioni con equilibrio e senso di responsabilità”.

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