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Edilizia sanitaria, 86 milioni nei prossimi 10 anni. Resta fuori il Policlinico Gemelli. D'Amato: "Erano tutti interventi programmati"

La Giunta regionale ha approvato il piano stralciando un intervento da 23 milioni per il nosocomio romano

86 milioni di euro per riqualificare gli ospedali nei prossimi 10 anni. è quanto è stato stabilito dalla Giunta della Regione Lazio che, con una delibera, ha dato il via libera alla terza fase del Piano decennale di edilizia sanitaria. Saranno in tutto 17 gli interventi che verranno realizzati da qui ai prossimi anni tra i quali, però non compare il Policlinico Gemelli.

Il piano

L’investimento complessivo, come detto, ammonta ad 86 milioni di euro, di cui quasi 82 milioni a carico dello Stato ed il resto a carico della Pisana ed altri enti. Gli investimenti più sostanziosi riguardano l’IFO a cui andranno in totale 24 milioni 980 euro. Alla Asl di Latina andranno circa 12 milioni e 200 mila euro mentre al policlinico di Tor Vergata poco più di 7 milioni di euro per 2 interventi ciascuno. Quasi 7 milioni di euro andranno al Policlinico Umberto I e 2 milioni e 200 mila al Sant’Andrea. Infine, circa 23 milioni di euro saranno destinati a nuovi interventi di edilizia sanitaria.

Policlinico Gemelli

Al Policlinico Gemelli, per una spesa di 23 milioni di euro, si sarebbe dovuto realizzare un nuovo corpo di fabbrica. L’investimento, però, è stato stralciato con l’ultima delibera approvata e, almeno per il momento, l’opera non rientrerà più nel piano decennale. Questo non vuol dire che i lavori non si faranno ma servirà un nuovo accordo tra la Regione ed il policlinico universitario.

Tutto già programmato

"Sono tutti interventi già programmati dalla precedente amministrazione soprattutto la protonterapia a IFO" commenta l'ex assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, contattato da RomaToday. "Rocca - continua D'Amato - non ha fatto altro che ratificare quanto già deciso in precedenza. Gli interventi complessivi già programmati sono di circa 1 miliardo sull'edilizia ospedaliera e riguardano ben sei nuovi ospedali: quello di Formia e Gaeta, l'ospedale della Tiburtina, il nuovo ospedale di Latina, il nuovo ospedale di Rieti, di Amatrice e di Acquapendente.  Ho chiesto ieri in commissione bilancio di conoscere lo stato dell'arte di attuazione del Pnrr missione 6 Sanità, che prevede il rafforzamento della rete territoriale con circa 800 milioni di investimenti, vero asse di rafforzamento del sistema".

Ospedale di Subiaco

Nella stessa giornata, il presidente Francesco Rocca ha fatto visita, insieme all’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, all’Ospedale Angelucci di Subiaco. L’occasione è servita per presentare il progetto di potenziamento del nosocomio, grazie alla firma di una convenzione tra Asl Roma 5 e Università Tor Vergata. Si tratta di un presidio ospedaliero fondamentale per la Valle dell’Aniene. Non a caso, da anni i cittadini della zona si battono contro il ridimensionamento della struttura. Purtroppo, visti i pochi servizi offerti, i cittadini di Subiaco e non solo sono costretti a sobbarcarsi viaggi anche di due ore per raggiungere gli ospedali di Roma, specialmente nei casi di emergenza che richiederebbero, invece, un intervento tempestivo. Del resto, l’ospedale ha subito tagli notevoli, passano da circa 120 posti letto ai pochi più dei 30 attuali, con la seguente chiusura di diversi reparti.

Il progetto, per un investimento totale di 1 milione e 400 mila euro che arriveranno dall’Asl Roma 5,  prevede la realizzazione di una nuova sala operatoria per la chirurgia e l’ammodernamento della vecchia, con la contestuale stabilizzazione dell’unico medico chirurgo presente. In questo modo, il nosocomio sublacense potrà ospitare i pazienti di Tor Vergata, che manderà anche i suoi medici, con l’ottica di smaltire le liste di attesa. Inoltre, è in programma il ripristino della terapia intensiva con due posti letto.

Sistemare gli ospedali

A margine della presentazione del progetto, il presidente Francesco Rocca ha voluto sottolineare che non è possibile, ovviamente, realizzare un ospedale in ogni città della regione. L'obiettivo, vista anche la difficile situazione economica legata alla sanità, è quello, quanto meno, di rendere fruibili ed efficienti i nosocomi già esistenti. A subiaco era presente anche l'assessore al Bilancio regionale Giancarlo Righini. "L'assistenza sanitaria è stata mortificata per troppi anni- ha detto Righini - finora il Lazio ha usato solo il 3% dei fondi stanziati per l'abbattimento delle liste d'attesa. Continueremo a lavorare per l'efficientamento dei pronto soccorso. C'è il grande tema del 2023, con un disavanzo stimato di 738 milioni di euro per il Lazio, che comprometterebbe molti investimenti per la nostra regione". 

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