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Bilancio, approvato nella notte: niente tagli ai municipi, aumentano Tari, asili e strisce blu

Il via libera è arrivato alle 3 e mezza di mattina del primo agosto con 28 voti favorevoli, 12 contrari e solo 1 astenuto. Assenti M5S. La manovra è da circa 6,5 miliardi di euro con tagli per circa 150 milioni

È arrivata alle 3 e mezza di notte l'approvazione del bilancio previsionale 2014 di Roma Capitale. 28 i voti favorevoli, 12 i contrari e solo 1 astenuto. Assente il Movimento cinque stelle che per protesta ha abbandonato l'Aula Giulio Cesare. Presente invece il sindaco Ignazio Marino e la sua Giunta. Una manovra da circa 6,5 miliardi di euro con una spending review per circa 150 milioni. Cancellato ogni taglio ai municipi anche se i romani si ritroveranno il portafoglio alleggerito da una serie di aumenti: dalle strisce blu agli asili, la Tasi, le sepolture cimiteriali passando per la tassa di soggiorno, la Cosap e il nuovo Prip. In totale maggiori entrate per 224 milioni di euro. Soddisfatto il sindaco Ignazio Marino: “Siamo diventati una Roma di prima classe che dà l'esempio”ha commentato illustrando la manovra ai giornalisti. “Abbiamo rispettato i tempi previsti per questo previsionale 2014. Ma vogliamo fare ancora meglio il prossimo anno: approvare il bilancio previsionale 2015 entro la fine del 2014” ha poi promesso.

Il via libera è arrivato dopo tre settimane di maratona 'record' cominciata il 14 luglio e andata avanti per oltre dieci sedute. L'ultimo scoglio di circa 50mila tra emendamenti e ordini del giorno presentati sulla delibera madre (la 55/2014) è stato in parte superato grazie alla 'tagliola' degli uffici comunali e, fatte salve le poche decine votate in Aula, è stato abbattuto completamente dal maxi-emendamento di Giunta.

NUMERI GENERALI - Nel bilancio sono previsti 400 nuovi posti nelle scuole comunali, scuole dell'infanzia e asili nido. Saranno invece 209 i milioni destinati ai servizi sociali essenziali, suddivisi tra quelli erogati ai dipartimenti e quelli ai Municipi, fondi destinati ai servizi peri senza fissa dimora, per i disabili, per minori e anziani. Per quel che riguarda l'emergenza abitativa viene avviato il percorso per la realizzazione in 18 mesi di 1.072 alloggi popolari per oltre 3mila persone in 7 municipi. Sempre sul tema, stanziati 1,5 milioni destinati all'erogazione del primo bando relativo ad avviare il buono casa.

IL MAXI-EMENDAMENTO – Togliere da una parte per incrementare altre voci per circa 33 milioni di euro. Diminuite le spese per 300 mila euro lo staff di sindaco, vicesindaco e assessori, per 1,9 milioni sull'illuminazione pubblica, per 4 milioni sull'informatica, per 2,5 milioni sul contratto Multiservizi, per 4 milioni sulle mense in appalto, ancora per 4 milioni sul contratto di servizio Aequa Roma, ribasso al minimo di legge del fondo di riserva di bilancio, tagliato di 7 milioni. Ecco invece i settori a cui sono stati indirizzati: servizi sociali (5 milioni e 300mila euro), manifestazioni culturali (5 milioni) e manutenzione stradale (3 milioni ai Municipi più 1 al dipartimento Infrastrutture) e del verde (2,7 milioni al dipartimento Ambiente e 300mila al Municipio X, cultura (700mila euro). Con l'approvazione del documento, inoltre, l'Assemblea capitolina ha espresso il proprio parere favorevole alla liquidazione dell'azienda Trambus Open, su richiesta del consiglio di amministrazione.

POLEMICHE – Per l'approvazione dell'ultima, grande, modifica, al bilancio, il maxi-emendamento appunto non sono mancate polemica e colpi di scena. Nel corso della discussione in commissione Bilancio, convocata dal presidente Alfredo Ferrari (Pd) per esprimere parere, non vincolante, sul documento prodotto dalla Giunta, il consigliere radicale Riccardo Magi, eletto nella lista civica Marino, ha scosso la maggioranza capitolina votando contro il provvedimento. Risultato: pareggio il che, da regolamento, è un parere contrario. “Il sindaco mi aveva assicurato trasparenza ma i 5 milioni di euro assegnati alla cultura, evidentemente spuntati fuori nelle ultime ore e giustificati dall'assessore Scozzese come adeguamento ai costi standard, mi fanno temere una nuova 'manovrina' d'Aula come quella scongiurata a novembre” ha spiegato Magi che per il bilancio, i sede di votazione finale, ha dato il suo parere favorevole.

STRISCE BLU - Con il bilancio appena approvato la tariffa delle strisce blu a Roma aumenta da 1 euro a 1 euro e 50 in tutte le aree tariffate all'interno e all'esterno delle Ztl, per un ritocco all'insù pari al 50%. E non è tutto: scompaiono le tariffe agevolate, sia quella che consentiva la sosta giornaliera sulle strisce a pagamento a 4 euro e anche l'abbonamento mensile da 70 euro. I parcometri saranno tarati su un tempo minimo corrispondente al pagamento di 0,20 euro, che consentirà per tutti una sosta a tariffa agevolata (di quasi il 50%) di 15 minuti. E' prevista poi, come in passato, la gratuità della sosta per le autovetture a trazione elettrica o ibrida, per i ciclomotori e motocicli a due e tre ruote all'interno degli stalli tariffati, e per tutti nei parcheggi in prossimità di strutture ospedaliere, con limite temporale di sosta continuativa di tre ore.

COSAP - Per i grandi eventi a bigliettazione nel Centro storico la tariffa salirà del 25%, poi verrà moltiplicata per 4 e, infine, sopra i mille metri quadrati di occupazione si pagherà il 40% della superficie aggiuntiva e non più il 10%. In questo modo, per esempio, i Rolling Stones per il loro concerto al Circo Massimo avrebbero pagato al Comune non 8mila, ma ben 200mila euro. Frenata invece sui camion bar nei luoghi turistici: gli aumenti saranno di 3,5 volte e non di 10, mentre la tariffa per gli 'urtisti', le bancarelle di souvenir, salirà di 3 volte invece di 4. Ma, ha spiegato il presidente della commissione Commercio, Orlando Corsetti, “a novembre riscriveremo la classificazione delle strade che aggiornerà quella del 1977, facendo una zonizzazione completa di Roma in modo tale da regolare le tariffe in base alle zone di pregio”.

TASI, STANGATA SU SECONDE CASE - Tasi allo 0,8 per mille sulle seconde case, l'aliquota massima, in sostanza una “tassa sociale” per finanziare con i 130 milioni di euro di gettito, e quindi di contributo dei cittadini, in più (ma sempre in una complessiva invarianza delle entrate) le esenzioni e le detrazioni per le fasce meno abbienti. La tariffa sarà al 2,5 per mille per le prime case, con detrazioni di 110 euro agli immobili con rendita iscritta in catasto sino a 450 euro, 60 euro agli immobili con rendita tra 451 e 650 euro e 30 euro agli immobili con rendita tra 651 e 1.500 euro; all'uno per mille per le case di lusso (con detrazione di 30 euro rapportata al periodo dell'anno durante il quale si protrae la destinazione ad abitazione principale); all'uno per mille per i fabbricati rurali ad uso strumentale; aliquota massima allo 0,8 per mille per le seconde case tutti gli altri immobili.

TARI, AUMENTO DEL 4% - Il provvedimento approvato dall'Aula prevede un aumento tariffario del 4%, per un valore di circa 17 euro sulla tariffa massima. Anche se, ha assicurato il presidente della commissione Bilancio di Roma Capitale, Alfredo Ferrari, “dai primi calcoli sul piano di rientro ci sarà un efficientamento di 90 milioni, che potrà portare a una riduzione della tariffa in sede di assestamento di bilancio a ottobre”. Il totale dei costi sui cittadini della gestione del ciclo dei rifiuti da coprire con la Tari è di 715 milioni più altri 72 di Iva che l'amministrazione è tenuta a pagare ad Ama (senza caricare l'imposta ulteriore nel tributo, nel rispetto della sentenza della Corte costituzionale) che portano la cifra complessiva a circa 787 milioni.

TASSA SOGGIORNO, 'VACANZE ROMANE' PIU' SALATE - Dal primo settembre andare in vacanza nella Capitale costerà di più. Ritoccato all'insù infatti il contributo di soggiorno negli alberghi di Roma: per i cinque stelle si passa da 3 a 7 euro a notte a persona, e poi a cascata 6 euro per i quattro stelle, 4 euro per i tre stelle e 3 euro per le strutture ricettive a una e due stelle. Per agriturismi e residenze turistiche alberghiere si pagheranno 4 euro al giorno a persona, 3,5 euro per bed&breakfast e affittacamere, altrettanto per case e appartamenti per vacanze e case per ferie. Grazie agli aumenti, per il Campidoglio si prevedono entrate pari a 70 milioni di euro - che il prossimo anno a regime saranno 85-90 - contro i 55 milioni dello scorso anno. Le nuove tariffe partiranno il primo settembre. Il 10% della quota del gettito verrà reinvestita su arredo urbano, decoro e promozione turistica, che per quest'anno varrà circa 7 milioni.

ASILI - Per i nidi comunali gli aumenti saranno diversificati in base al reddito annuale Isee e si terrà conto dell'aggiornamento Istat, che andrà a incidere in tre scaglioni separati, a partire dall'anno scolastico 2014/15, in particolare su chi guadagna più di 10mila euro. Strumenti di tutela sono invece previsti per le fasce più deboli, ossia sotto i 10mila euro: sconti del 30% per le famiglie con due figli, che si trasformano in esenzione a partire dal terzo figlio iscritto. Per il trasporto scolastico addio alla tariffa unica di 11 euro al mese: da quest'anno, infatti, il trasporto si pagherà in maniera 'scalare' a seconda del reddito. Chi ha un Isee compreso fra i 5mila e i 15mila euro pagherà 20 euro, che sopra i 30mila diventeranno 50. Confermate le esenzioni per bambini con handicap e per chi ha un reddito inferiore ai 5mila euro.

MUSEI - Il costo di ingresso negli spazi museali comunali aumenta di 1 euro per i residenti e di 2 euro per i non residenti. Rincari anche per chi vuole fare riprese nei Musei capitolini: se le finalità sono legate allo spettacolo, per esempio, si sborseranno 2.459 euro. Ritoccati all'insù anche i prezzi dei loculi nei cimiteri, con un aumento di quasi 30 euro per una tumulazione in prima fila, così come le tariffe per le cremazioni, da 327 a 331 per i residenti e da 473 a 479 per i non residenti.

IMU - Esenzione per le prime case; aliquota allo 0,5% per le case di lusso con detrazione di 200 euro; aliquota allo 0,68% per gli alloggi regolarmente assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari (Ater) con detrazione di 200 euro. Nella delibera viene fissata poi allo 0,76% l'aliquota per negozi e botteghe, laboratori per arti e mestieri, autorimesse pubbliche, teatri e sale cinematografiche, onlus, negozi storici, negozi storici di eccellenza ed edicole; aliquota all'1,06% per tutti gli altri immobili. Abitazione principale verrà considerata anche l'unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. Infine, un immobile dato in comodato d'uso come abitazione principale a parenti ascendenti o discendenti di primo grado, a condizione che il comodatario appartenga a un nucleo familiare con Isee non superiore a 15mila euro annui, si avvale delle stesse detrazioni.

IRPEF, ALIQUOTA BLOCCATA - Viene ampliata la soglia di esenzione per l'addizionale comunale Irpef (con decorrenza dal primo gennaio 2014) che passa da 8 a 10mila euro di reddito annuo, confermando l'aliquota allo 0,9%, di cui lo 0,5% destinato alla gestione ordinaria del bilancio di Roma Capitale e lo 0,4% destinato alla gestione commissariale.

IL NUOVO PRIP - Il Campidoglio dichiara guerra alla 'cartellopoli': contrasto all'abusivismo, riduzione del 38% della superficie totale di cartelloni pubblicitari autorizzati, che passano da 232.900 a 138.000 metri quadrati (per un totale di 147.000 calcolando anche paline e pensiline dell'Atac), aumento delle entrate, tramite innalzamento di canoni e imposte, da 13,4 milioni a 30. E poi via i maxi-cartelloni 4x3, stop alle affissioni con contenuti 'offensivi' e all'installazione di impianti in aree naturali e/o sottoposte a vincolo. In sintesi, più decoro e maggiori incassi per il Comune. La novità sostanziale rispetto al provvedimento uscito dalla Giunta, introdotta con un emendamento sempre di Giunta frutto del dialogo con maggioranza, opposizione e associazioni, riguarda gli impianti Spqr: la quota scende da 35mila a meno di 25mila metri quadri, circa il 17,5% del totale, ma questi saranno separati dal bando principale e messi a gara, sempre pubblica, con priorità però per le aziende romane del settore pubblicitario, favorendo le imprese che abbiano già avuto rapporti con l'amministrazione e che non siano mai state sanzionate per affissioni o installazione di impianti abusivi.

I NUMERI TOTALI DELLA MANOVRA - Il bilancio complessivo del Comune di Roma per il 2014 è pari a 6.553.606.681,23 euro. Le entrate tributarie ammontano a 2,9 miliardi, quelle derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato sono 874 milioni. E ancora: le entrate extratributarie ammontano a poco più di un miliardo, quelle derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione crediti a 988 milioni e quelle derivanti da accensioni di prestiti sono 341 milioni. La cifra relativa agli investimenti è pari 1.028 milioni. Il patto di stabilità per il 2014 tiene bloccati 254 milioni. Tra le spese correnti più importanti ci sono quelle per il personale, per circa un miliardo, che pesa sul bilancio per il 21,46%, e quelle per le prestazioni di servizi per una cifra pari a 2,7 miliardi che pesa per il 56,64%. Il fondo svalutazione crediti pesa 288 milioni. Per quanto riguarda le uscite, quelle per le spese correnti sono pari a 4,8 miliardi e quelle in conto capitale 1,26 miliardi, per un totale di 5,8 miliardi di euro. A queste voci si devono aggiungere 352 milioni di spese per il rimborso prestiti e 367 milioni di servizi per conto terzi. Insieme al previsionale è approvato anche il bilancio pluriennale 2014-2016.

IL SINDACO – In mattinata il sindaco ha illustrato la manovra economica. “Siamo passati da una Roma conosciuta nel Paese come città che chiede a una Roma prima della classe e che dà l'esempio. Quello approvato questa notte è il primo vero bilancio della nostra amministrazione, approvato entro i tempi previsti del 31 luglio" ha commentato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, illustrando il bilancio previsionale 2014 approvato questa notte dall'Assemblea capitolina. "Nonostante un disavanzo strutturale di quasi un miliardo di euro siamo riusciti ad abbassare la pressione fiscale ed esentato 530.000 romani dall'Irpef. Avremo 400 posti in più negli asili nido e costruiremo alloggi popolari". Ha concluso il sindaco: "Roma diventa rigorosa, taglia gli sprechi per 110 milioni di euro e guarda al futuro con un senso di rinascita".

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