Il consiglio regionale approva la legge quadro sulla disabilità
Di iniziativa della consigliera Grippo, prevede una serie di azioni concrete per l'integrazione delle persone con disabilità ed è sostenuta da un finanziamento di 5 milioni e mezzo di euro
Ci sono voluti tre anni, ma alla fine la legge quadro sulla disabilità è stata approvata dal consiglio regionale del Lazio oggi, mercoledì 25 maggio. Il provvedimento, di cui si è fatta promotrice la consigliera Valentina Grippo, interviene sulle politiche del lavoro, i trasporti e la mobilità, il welfare abitativo, lo sport, il contrasto alla discriminazione e promuove attività di sensibilizzazione, tutto con il supporto di 5 milioni e mezzo di euro da aggiungere ai fondi già previsti per le politiche sulla disabilità.
"Una legge importante, grazie Grippo e Corrotti"
Una legge che il presidente del consiglio Marco Vincenzi ha definito "importante, perché interviene su un tema che riguarda la vita di tante persone all'interno dei nostri territori". L'esponente Pd ringrazia Gruppo "che ha presentato la proposta di legge" e anche la consigliera Laura Corrotti di Fratelli d'Italia "che per prima ha sottoscritto il testo". "Siamo orgogliosi di dire che il Lazio ha una nuova legge quadro sulla disabilità - il commento di Grippo su Facebook -. Migliorare la vita delle persone e delle loro famiglie è uno dei motivi per cui mi sono candidata in Regione. Ci siamo battuti molto per arrivare a questo traguardo e oggi, dopo 3 anni, è realtà".
"Orgogliosa del risultato, legge che riguarda quasi 1,3 milioni di persone"
"Sono orgogliosa del risultato conseguito - il commento di Valentina Grippo -. Sono contenta per aver portato in porto questa legge che era tra gli obiettivi del mio mandato e che riguarda la vita di 1.293.380 persone, quasi il 22% della popolazione. Il mio pensiero di gratitudine va alle persone con disabilità - prosegue la consigliera di Azione - , alle loro famiglie e a tutti i cittadini e le associazioni che hanno contributo alla stesura di questa legge. Ora saranno possibili mutui a tasso zero, formazione costante e inserimento nel mondo del lavoro, maggiore trasparenza nei rapporto con la PA, maggiore attenzione nella sfera privata e per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Sul fronte delle risorse arrivano 6 milioni di fondi aggiuntivi nel prossimo triennio e un investimento complessivo di oltre 250 milioni".
Il sostegno ai lavoratori e la figura del disability manager
La legge sostiene il mondo del lavoro, promuovendo l'integrazione delle persone con disabilità tramite misure specifiche, agendo sul collocmento mirato e stabilendo il ruolo del disability manager, figura da inserire negli enti pubblici e nelle aziende private per agevolare la costituzione di reti, servizi e soluzioni in favore dei lavoratori con disabilità.
Abbattimento delle barriere architettoniche
A livello di trasporti e mobilità personale, lo scopo della legge è monitorare l'attuazione dell'eliminazione delle barriere architettoniche e l'abbattimento di quelle sensoriali, favorendo l'accessibilità ai mezzi di trasporto, alle infrastrutture correlate e ai luoghi pubblici e aperti al pubblico.
Inserimento scolastico e istituzione di una cabina di regia
Per quanto riguarda la scuola, altro settore fondamentale su cui interviene la legge approvata in consiglio regionale, lo scopo è promuovere la realizzazione di progetti finalizzati all'inserimento. Con la legge, inoltre, si istituisce un tavolo di lavoro quale sede permanente di confronto sul tema, con le autonomie locali a livello regionale, le associazioni e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Presso la Giunta regionale è istituita una cabina di regia con compiti consultivi e propositivi.
"Bocciato emendamento su figura garante"
"La maggioranza che sostiene il presidente Zingaretti boccia l'emendamento in cui richiedevo di istituire il garante dei diritti delle persone con disabilità residenti nel territorio regionale - ha scritto in una nota Laura Corrotti, consigliera di FdI e tra le prime sostenitrici della proposta di legge - , una richiesta già formulata in passato anche attraverso una proposta di legge a mia prima firma. Istituire questo tipo di figura nella Regione Lazio era utile per dare una maggiore inclusione sociale, economica e familiare a tutte le persone più fragili che oggi non hanno un referente a cui rivolgersi".
"Legge incompleta con lacune importanti"
Anche Chiara Colosimo, sempre del partito di Giorgia Meloni, critica la legge appena approvata: "Lascia l'amaro in bocca - scrive - è l'ennesima occasione persa. Il caregiver familiare, per esempio, ancora una volta viene considerata una figura marginale, mentre ricopre un ruolo di primaria importanza. Ci rallegriamo solo di aver evitato la possibilità di azzerare alcune leggi per concorrere alla riuscita di questa. Abbiamo scelto di astenerci, con grande responsabilità, avendo lavorato a piccole migliorie. Per questo non ci siamo sentiti e non ci sentiremo mai di esprimere contrarietà ad una legge che tratta i diritti delle persone con disabilità".