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Appia Antica, respinto il ricorso dei costruttori: l’ampliamento del parco è legittimo

La Corte costituzionale ha dissipato i dubbi sull'allargamento del parco che era stato approvato nel 2018. Valerio Novelli (M5s): "Siamo soddisfatti"

La Regione non ha commesso violazioni quando ha deciso di ampliare il parco dell’Appia Antica. La ha stabilito la Corte costituzionale con una sentenza con cui dichiara “infondati i dubbi del Tar del Lazio” a cui si erano rivolti dei costruttori.

Il contenzioso legale

Nei 1200 ettari che, dal 2018, sono rientrati di diritto nel parco dell’Appia Antica, erano presenti anche delle aree nel Comune di Marino su cui, in precedenza, erano stati approvati dei programmi edificatori. Da qui il ricorso presentato contro la Regione Lazio ed il comune castellano, da parte delle società. I costruttori in sostanza contestavano un articolo della legge  (art 7 leg. reg. n.7/2018) con cui si era archiviato il procedimento di valutazione d’impatto ambientale, negando il permesso di costruire.

Tutele ambientali e diritti edificatori

In sostanza la Corte ha respinto la tesi, fatta proprio dal TAR, secondo cui un’area di pregio ambientale interessata da un progetto edificatorio, non possa essere tutelata. Può al contrario recepire dei vincoli anche se lo strumento urbanistico attuativo è già stato approvato.

L'apprezzamento della Regione

“Sono soddisfatto per la pronuncia della Corte a favore dell’ampliamento del Parco dell’Appia Antica, una legge fortemente voluta ed appoggiata dal Movimento 5 Stelle e che blocca seriamente le speculazioni edilizie all’interno dell’area” ha commentato Valerio Novelli,   il Presidente della Commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio Valerio Novelli.

Una vittoria carica di significato

L’ampliamento, votato dal consiglio regionale del Lazio, ha aperto le porte all’approvazione del Piano di assetto dell’Appia Antica. “E’ stato il primo della mia presidenza, a cui è seguita l’approvazione di altre tre piani di aree altrettanto importanti come Insugherata, Gran Sasso e Monti della Laga e Decima Malafede” ha ricordato Novelli.

Cos'è un Piano di assetto

Nel luglio del 2018 la Regione ha approvato, come accennavata il presidente della commissione Ambiente, il primo d'una serie di Piani di Assetto. Si tratta dello strumento che indica le pratiche e le regole da seguire  di tutelare e valorizzare i beni paesaggistici, ambientali e monumentali, ricostruendo, nel caso specifico, l'unità territoriale del Parco. Unità che include anche i terreni presenti nel Comune di Marino che sono stati oggetto del contenzioso.

Un risultato importante

La decisione della Corte costituzionale, che difende  l’ampliamento del parco dell’Appia Antica e di conseguenza il relativo Piano di assetto, ha dunque un valore anche a livello simbolico. E' un risultato che si inscrive nel solco di quelle tutele ambientali che, dopo molti anni, sono state tirate fuori dai cassetti. E che, inevitabilmente, riconosce anche il merito di un lungo lavoro portato avanti, in maniera trasversale, dalla Regione Lazio.
 

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