rotate-mobile
Politica

Atac, senza gara il 90% degli appalti: nel mirino due miliardi di euro in cinque anni

E' quanto emerge dalla relazione dell'Autorità Anticorruzione in merito alle procedure dal 2011 al 2015. Entro 30 giorni l'azienda dovrà presentare una relazione dettaglia: "Si tratta di gare telematiche"

Appalti per due miliardi di euro affidati nella maggior parte dei casi con "procedura negoziata e senza la pubblicazione di un bando". Forniture, servizi e lavori assegnati da Atac tra il 2011 e il 2015. E' quanto contenuto nella relazione dell'Autorità Anticorruzione, l'Anac, in risposta a una lettera inviata nei giorni scorsi dall'assessore alla Mobilità Stefano Esposito che ha chiesto una verifica sulla regolarità della gestione degli appalti nell'azienda capitolina negli ultimi anni. Atac dovrà presentare entro 30 giorni una relazione dettagliata. Nella serata di ieri, con una nota, l'azienda capitolina si è difesa: "Contrariamente a quanto riportato dagli organi di stampa, oltre il 90% del valore degli acquisti aziendali viene svolto tramite gare di appalto telematiche". 

RISCONTRO ENTRO 30 GIORNI - “Nel corso di tali verifiche si intende accertare, tra l'altro, la regolarità nell'utilizzo della procedura negoziata, procedura cui le disposizioni vigenti attribuiscono carattere di eccezionalità imponendo adeguate motivazioni” si legge nella lettera. Il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, lo scrive nero su bianco: "Le percentuali rilevate evidenziano un utilizzo eccessivo della procedura negoziata e quindi una criticità nell'applicazione del Codice dei contratti pubblici secondo il quale va adottata come regola la procedura aperta/ristretta e come eccezione, da motivare, la procedura negoziata". Entro 30 giorni quindi Atac dovrà produrre "una relazione dettagliata sulle procedure poste in essere, in relazione al frequente ricorso alla procedura negoziata riscontrato nel periodo 2011-2015, e sulle modalità di individuazione dell'importo degli appalti, avuto riguardo a quanto disposto dall'art.29 del Codice dei contratti pubblici". 

I NUMERI - Per quanto riguarda l'anno 2011, l'entità dell'utilizzo della procedura negoziata nella scelta del contraente ha fatto registrare valori pari al 99,94% del numero degli appalti di forniture (99,60 in termini di importo), al 92,98% del numero degli appalti di lavori (41,55% in termini di importo) e il 98,84% del numero degli appalti di servizi (69,76% in termini di importo). Per il 2012 il 99,35% appalti di forniture (43,90 in termini di importo), 68,63% appalti di lavori (45,05% in termini di importo) e l'87,37% appalti di servizi (66,86% in termini di importo). E ancora. 2013: 97,71% appalti di forniture (86,46% importo), 72,22% appalti di lavori (84,57% importo), 63,52% appalti di servizi (61,05% importo). Anno 2014: 87,58% appalti di forniture (9,22% importo), 86,36% appalti di lavori (49,82% importo), 65% appalti di servizi (50,65% importo). Anno 2015: 84,27% appalti di forniture (3,26% importo), 82,35% appalti di lavori (31,24% importo), 76,79% appalti di servizi (32,91% importo).

LA REPLICA DI ATAC - Assicurando massima collaborazione Atac spiega che "nella lettera pervenuta dall'Anac, che non contiene rilievi su specifici procedimenti di gara, si chiede un focus sulle ragioni del ricorso alle procedure negoziate senza pubblicazione di bando, avuto riguardo a quanto previsto dal Codice dei Contratti Pubblici" scrive l'azienda in una nota. "Atac segnala che le procedure negoziate senza pubblicazione di bando sono previste dal Codice dei Contratti Pubblici e vengono di norma effettuate per importi al di sotto della soglia di rilievo comunitario, attraverso l'utilizzo dell'Albo Fornitori aziendale, periodicamente pubblicato con avviso nazionale, che presenta 1800 categorie merceologiche con 2930 operatori iscritti". Atac sio difende: "Contrariamente a quanto riportato dagli organi di stampa, oltre il 90% del valore degli acquisti aziendali viene svolto tramite gare di appalto telematiche, come del resto rilevato dalla stessa Autorità nella Nota oggi pervenuta. Atac, come di consueto, fornirà all'Autorità tutte le informazioni richieste nei tempi stabiliti, certa di poter rappresentare la coerenza dei comportamenti aziendali alle vigenti disposizioni di legge".

DOSSIER SU ATAC IN PROCURA - In una giornata complicata per i trasporti romani, con il blocco della metro A per circa quattro ore, l'assessore Esposito ha inoltre consegnato in Procura un dossier di circa 100 pagine su Atac e la situazione della mobilità romana. "Non voglio lasciare nel cassetto documenti o agende colorate ma mi sento in dovere di portare tutto all'attenzione della magistratura" ha affermato Esposito al termine di un breve incontro nel pomeriggio con il procuratore capo Giuseppe Pignatone. L'assessore ha annuncito che la prossima settimana tornerà per presentare un esposto. "Questo dossier diventerà presto un vero e proprio esposto su fatti e vicende risalenti nel tempo" ha continuato. "I temi trattati saranno quelli della Roma Lido, dell'inefficienza dell'Atac, e della situazione della metropolitana di Roma".

In un secondo comunicato stampa Atac ha precisato che "la nota Anac offre la possibilità di far emergere le iniziative positive che l'azienda ha condotto sulla materia gare, ricordando che all’atto dell’insediamento (luglio 2013) l’attuale management aveva preso atto dell’esistenza di un elevato numero di contratti e/o affidamenti in proroga, con fortissime criticità gestionali, tali da incidere sulla stessa continuità dei servizi. Atac ha in tal senso avviato e attuato un forte contrasto al fenomeno, deprecabile, di prorogatio dei contratti scaduti". Continua: "Sempre nella lettera, inoltre, si ricordava che l’attuale management ha voluto imprimere un senso di forte discontinuità con le precedenti gestioni, che si rileva anche nei dati diffusi ieri dall'Anac. L'azienda effettua ogni anno circa 2.500 procedure di gara, oltre il 95% delle quali on-line, attraverso il ricorso alla piattaforma acquisti, con conseguente completa tracciabilità dei processi in ogni fase". E ancora. "Tra luglio 2013 e agosto 2015 sono state pubblicate complessivamente 5327 gare per un valore pari a euro 536.042.000, con aggiudicazione ad un ribasso medio di circa il 26 %. In relazione poi a notizia di stampa sulle recenti richieste di chiarimenti da parte dell'Anac, Atac nel ricordare la lunga e proficua attività di collaborazione con l'Autorità, assicura che tutti i dati saranno oggetto di ulteriore verifica da parte degli uffici preposti. Dai primi riscontri sulle tabelle, tuttavia, emerge che il dato medio degli affidamenti diretti è minore dell'1%. Nello specifico delle forniture nell'anno 2014 le forniture dirette sono state solo 0,4%, le procedure con evidenza pubblica (aperta) ammontano a oltre il 90% dell'importo degli acquisti, mentre le procedure negoziate senza previa pubblicazione equivalgono al 7,3% dell'importo". Conclude Atac: "Peraltro anche la notizia che Atac abbia affidato senza gara la stragrande maggioranza del valore dei propri appalti è palesemente falsa. In particolare, dal 2013 in poi, grazie al notevole sforzo di riorganizzazione interna, la percentuale del valore delle gare effettuate con bando pubblico è cresciuta visibilmente rispetto a quella con gare tramite albo fornitori, arrivando quasi al 90%".

Ecco il grafico diffuso da Atac

Schermata 10-2457313 alle 17.41.21-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Atac, senza gara il 90% degli appalti: nel mirino due miliardi di euro in cinque anni

RomaToday è in caricamento