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I beni confiscati alla criminalità diventano centri antiviolenza

Uno al Prenestino, l'altro all'Aurelio sono pronti ad aprire. Il comune investe quasi 400mila euro per la gestione: "Operativi da metà settembre"

Due nuovi centri antiviolenza nel territorio di Roma Capitale. Il lavoro, iniziato negli scorsi mesi, vive il suo atto finale con la procedura per affidare la gestione delle strutture, avviata da Roma Capitale con le manifestazioni d'interesse pervenute già a fine luglio. Verranno aperti in V e XIII municipio all'interno di due beni confiscati alla criminalità organizzata.

Per i due lotti, come da determina pubblicata sul portale Tutto Gare, il Campidoglio ha stanziato 398.540 euro più Iva, divisi in 199.270 per il centro in via Roberto Lepetit al Prenestino e 199.270 per via dei Gozzadini nel cuore dell'Aurelio. Il primo (155 metri quadri)  sarà intitolato ad Angelina Merlin, prima donna senatrice che diede il nome alla legge sulla chiusura delle case chiuse, il secondo (89 mq più magazzino di 14 metri quadri) alla quattordicenne Palmina Martinelli, alla quale venne dato fuoco a Fasano in provincia di Brindisi nel 1981 per aver rifiutato di prostituirsi. 

Secondo quanto fanno sapere dal Campidoglio l'intenzione è aprirli già a metà settembre: "In questo modo stiamo chiudendo il circuito dei centri antiviolenza a Roma - fa sapere a RomaToday l'assessora alle pari opportunità Monica Lucarelli -. Prossimamente apriranno altri due centri in territori finora sguarniti, il VI e il X. Ci stiamo lavorando. Per sconfiggere la violenza di genere è fondamentale che si attivino questi centri e che siano polifunzionali, non limitandosi all'accoglienza e al supporto primario ma dedicandosi, tramite figure professionali e la vicinanza dell'amministrazione, anche all'indirizzamento delle donne vittime di violenza su percorsi di autonomia". 

"Questi luoghi possono rappresentare la salvezza e rimangono quello strano posto in cui si entra devastati - commenta l'assessora alle politiche sociali del XIII, Arianna Quarta - e si esce consapevoli di potersi meritare una vita libera dai soprusi. Sono entusiasta stia prendendo forma un nuovo centro antiviolenza nel territorio, l'assessora Lucarelli e il dipartimento stanno lavorando da tempo a questo progetto,  ringrazio lei e gli uffici per l'impegno e l'incoraggiamento a non fermarsi e a continuare così". 

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