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Piazza Navona, l'Antitrust sul bando: "Non rispetta principi concorrenza, va rivisto"

E' il parere inviato oggi dall'ente garante della concorrenza

L'Autorità garante della concorrenza boccia il bando di gara della Befana di piazza Navona. Emanato dal Comune di Roma (che ha avocato a sè l'organizzazione della festa prima in mano al municipio) è finito nel mirino dell'antitrust per quei criteri di assegnazione legati all'anzianità che hanno favorito i lavoratori storici, per lo più della famiglia di bancarellari Tredicine. 

Il parere è stato inviato oggi al Campidoglio. Con l'atto "si auspica una revisione delle modalità di assegnazione dei posteggi" sollecitando in particolare "una modifica della durata dell'assegnazione (9 anni, ndr) e, per le edizioni future, l'adozione di criteri non discriminatori e non basati sulla mera presenza storica alla manifestazione".

L'intervista a Alfiero Tredicine: "Con noi è tornata la tradizione"

Ricordiamo che la questione delle assegnazioni sollevò un polverone legato all'assessore Adriano Meloni, ai suoi attacchi diretti al grillino Andrea Coia, presidente della commissione Commercio, e a una presunte combine con la famiglia Tredicine, ribattezzata da Meloni, in un'intervista al Messaggero, il sistema "Coiacine". Il titolare di via dei Cerchi fu costretto alle scuse, e la sua presenza in giunta è ancora in bilico. 

La nota del Campidoglio

Questa la nota diramata dal Campidoglio: "Il Dipartimento Sviluppo economico e Attività produttive ha risposto in data 20 dicembre 2017 al parere dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato sui criteri previsti dal bando per la Festa della Befana in Piazza Navona" si legge in una nota. "Nello specifico, l’Amministrazione Capitolina ha fissato a 9 anni il termine di durata della concessione, sulla base della normativa di riferimento in materia, stabilita dall’Intesa della Conferenza Unificata Stato-Regioni del 5.7.2012. In riferimento a questa, la deliberazione di Assemblea Capitolina del 1° giugno 2017, n. 30 (Nuovo regolamento delle attività commerciali su aree pubbliche), prevede che la durata delle concessioni sia di 7 anni per i mercati turistici, e di 9 oppure 12 per i mercati ordinari".

Spiega ancora il Comune: "Essendo la Festa della Befana classificata come “fiera”, in virtù della sua peculiare connotazione storico-tradizionale e della rilevanza internazionale rivestita, tale manifestazione non può essere assimilata ai mercati specializzati destinati alla vendita esclusiva di particolari merceologie – tra cui anche i cosiddetti mercatini natalizi – per i quali vige una disciplina specifica e diversa. Si è dunque scelto di optare per la tempistica minima prevista per le concessioni, quella appunto di 9 anni, in luogo dei 12 altrimenti possibili".

E ancora: "Sempre in riferimento all’Intesa, che al punto 2 prevede una valutazione massima dell’anzianità di esercizio dell’impresa nel limite massimo del 40%, si è deciso di dimezzarne il valore, riducendolo al 20%. È stato dunque introdotto un notevole correttivo, tenuto conto del fatto che l’anzianità di posteggio in fiera, per il quale l’operatore ha partecipato, è stata presa in considerazione solo in caso di parità di punteggio. L’Amministrazione Capitolina" conclude "ha posto l’accento soprattutto sull’aspetto qualitativo della fiera, assegnando alla qualità dei prodotti un peso ben superiore al 50% del punteggio complessivo, e introducendo così uno strumento innovativo rispetto al passato e alla tipologia specifica delle fiere".

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