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Lo spettacolo del circo offerto dal Papa è con gli animali: scattano le proteste

Oipa: “Francesco non è un papa proprio amico degli animali”

Sta facendo discutere la scelta di offrire uno spettacolo circense, con gli animali, alle persone in difficoltà. Ciò che sta alimentando la contestazione è che, l’iniziativa, sia partita dal Vaticano. Una scelta che per gli animalisti equivale ad aver “sponsorizzato” questo tipo di spettacoli. 

Lo spettacolo con gli animali

“Spiace che il papa in qualche modo sponsorizzi il circo con gli animali” ha commentato il presidente dell’Oipa Massimo Camparotto “Il pontefice ha espresso spesso l’esigenza di un maggiore rispetto per la natura, anzitutto nell’Enciclica  Laudato si’  del 2015. Quindi questa scelta appare un controsenso con il suo cosiddetto ‘magistero ecologico’”. Lo spettacolo è stato realizzato nel pomeriggio di domenica 12 febbraio. Ne hanno beneficiato poveri, senzatetto, profughi e carcerati ed ha visto la partecipazione anche del cardinal Konrad Krajewski. L’elemosiniere del papa, è stato anche protagonista, insieme ad un addestratore e ad un elefante, di un’esibizione  circense.

Sdraiato al centro di una pista, il cardinale si è fatto scavalcare da un pachiderma.  Per l’organizzazione internazionale della protezione animali, tutta l’iniziativa è contestabile. Il numero uno dell’Oipa ha infatti ricordato che “dietro gli esercizi dello spettacolo circense possono nascondersi privazioni, maltrattamenti e sofferenze per gli animali, che vivono in cattività, dietro le sbarre, con spazi a disposizione esigui e perennemente sotto stress. Animali – ha sottolineato Massimo Camparotto –costretti una vita contro natura”.

Le contestazioni ai circhi

Gli spettacoli circensi di tipo tradizionale, che fanno utilizzo anche di animali, non sono vietati. Vengono però spesso contestati, com’è avvenuto lo scorso 6 gennaio a Torre Maura. In quell’occasione erano scesi in campo gli attivisti dell’organizzazione Animalisti italiani,  per inscenare una protesta contro il circo Orfei e per tornare a ribadire la necessità di puntare su attività, sotto i tendoni a strisce, che non contemplino l’impiego della fauna.

Le richieste dei municipi

Nel corso dell’ultimo anno sono inoltre stati approvati dei documenti, in tre differenti municipi, con i quali si è chiesto al sindaco di promuovere gli spettacoli che non utilizzano animali. In attesa di una legge nazionale, che riteniamo urgente – aveva spiegato uno dei consiglieri che avevano proposto l’iniziativa in municipio X – abbiamo indicato una serie di limitazioni da imporre a chi propone questo tipo di intrattenimento”.

Il giudizio dell'Oipa sul papa

L’Oipa, nel contestare la scelta del Vaticano di “sponsorizzare” uno spettacolo con gli animali, ha stigmatizzato anche il fatto che “già altre volte Francesco” abbia espresso la sua visone per cui “la vita animale è meno importante di quella umana. Nel 2016 – ha ricordato il presidente di Oipa – affermò che 
di fronte a un animale ferito si prova pena, non misericordia”. Non solo. Gli animalisti rimproverano al pontefice anche il fatto di aver “spesso contrapposto l’amore per gli animali a quello per i figli, come se l’amore  fosse qualcosa di limitato, a esaurimento” si legge nella nota diramata dall’organizzazione. “Insomma – ha poi commentato Comparotto –non è un papa proprio dalla parte degli animali”.
 

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