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In Campidoglio scoppia il caso Angeloni: il comandante dei vigili sposta la portavoce. Gualtieri chiede spiegazioni

Dopo giorni di attacchi alla polizia locale, il comandante destina ad altro incarico la capo ufficio stampa. La ricostruzione dell'accaduto

Tra i vigili è il "caso portavoce". In Campidoglio, a microfoni spenti, si parla di "caso Angeloni", dove Ugo Angeloni è il capo della polizia locale di Roma Capitale e la portavoce è Silvia M., ufficialmente destinata a un nuovo incarico, nei fatti rimossa per una fiducia che sarebbe venuta meno. Tutto accade nel giro di un pomeriggio con una polemica che, con il passare delle ore, si è spostata da via della Consolazione a palazzo Senatorio, sul tavolo di Gualtieri, dove la decisione di Angeloni ha sorpreso tutti.

Cosa è successo

Da giorni la poltrona del comandante generale dei vigili è bollente e il clima di tensione. Dopo il tragico incidente in cui ha perso la vita Francesco Valdisseri, gli attacchi alla polizia locale sono all'ordine del giorno. I mancati controlli, i vigili che in strada non si vedono (da mesi lo segnalano al sindaco praticamente tutti presidenti di municipio, ndr) e gli autovelox inesistenti, sono le colpe principali. Il Corriere della Sera, in particolare, ha avviato una campagna per la sicurezza stradale, cercando di evidenziare le mancanze. Per farlo ha, legittimamente, chiesto dei dati, ottenendoli solo in parte e non senza fatica. E proprio l'articolo che ne è derivato avrebbe rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Secondo quanto risulta a RomaToday, che ha ricevuto conferme sia da fonti del Campidoglio che interne alla polizia locale, solo l'intervento dell'ufficio stampa di Palazzo Senatorio ha convinto Angeloni a concedere il via libera a fornire i dati. Non tutti quelli richiesti però, quanto basta per un articolo interpretato dal comandante come un attacco. L'ennesimo. 

La portavoce spostata ad altro incarico

Così stamattina, letto l'articolo, sarebbe arrivata la decisione di intervenire, scegliendo di destinare la responsabile dei rapporti con la stampa ad altro incarico all'interno del comando. Prima ancora dell'ufficialità però la notizia aveva cominciato a diffondersi, raggiungendo i sindacati e, per loro tramite, i giornalisti. Ancora prima il Campidoglio, dove tutti ci risulta siano rimasti spiazzati. Secondo fonti di palazzo Senatorio consultate da RomaToday il sindaco Gualtieri, appresa la novità, ha deciso di chiedere una relazione scritta ad Angeloni per capire le motivazioni della scelta. Raggiunta da RomaToday, dopo diverse chiamate a vuoto, la portavoce in questione ha preferito non parlare, consegnandosi al silenzio. 

Angeloni, un caso "ignorato" dal sindaco

Il caso Angeloni irrompe sulla scrivania del sindaco. Una bomba innescata (e ignorata) da mesi, quelli in cui da più parti veniva segnalata l'inerzia del comando, le crescenti difficoltà nei servizi e la mancanza di una linea precisa da seguire. A suggellare il tutto la mancanza di trasparenza, con una difficoltà crescente - riscontrata anche dal nostro giornale - nell'ottenere anche la più semplice delle informazioni. Mancata trasparenza verso l'esterno, ma anche all'interno, con i dati sui servizi introvabili.

Sindacati sul piede di guerra

Segnali di una situazione in peggioramento per Angeloni arrivavano anche dalle note sindacali di Cgil-Cisl e Uil, negli ultimi giorni diventate frequenti e legate a questioni anche di secondo piano. Marco Milani, segretario romano del sindacato Sulpl Roma, appresa la notizia della rimozione della portavoce, ha commentato su facebook: "Non sará nascondendo dati ufficiali, ignorando le osservazioni della stampa romana, le voci dei sindacati ed ora persino silenziando e "dimettendo" gli storici portavoce ufficiali che sará possibile presto o tardi paragonare i bilanci alle precedenti gestioni. Ora è persino piú chiaro il motivo della rimozione delle immagini dei  Comandanti del Corpo, avvicendatisi fin dal primo dopoguerra e da sempre esposti negli uffici di Via della Consolazione: certe volte i confronti sanno essere impietosi".

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