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"Angeloni lascia solo Gualtieri durante la parata": è polemica contro il comandante dei vigili

Il comandante marcia in testa alla polizia locale schierata. Dal Sulpl attacco ad Ugo Angeloni, capo dei caschi bianchi, difeso invece dalla Uil

Indebolito dalle polemiche dalle ultime settimane, Ugo Angeloni, comandante generale della polizia locale, finisce travolto da una nuova polemica. A "cannonare" contro il numero uno dei caschi bianchi sono due sindacati minori. Pomo della discordia la parata del 2 giugno che, come ogni anno, ha visto sfilare anche il corpo di polizia locale. A differenza delle passate edizioni però quest'anno Angeloni ha voluto mettersi alla testa dei caschi bianchi, marciando davanti a tutti. Una scelta irrituale: di solito infatti il comandante durante la sfilata siede di fianco al primo cittadino. Ieri, invece, Roberto Gualtieri è rimasto solo. 

Una scelta che già prima della sfilata aveva fatto rumoreggiare e non poco i vigili. L'indiscrezione, girata sulle chat dei sindacalisti, aveva messo in allerta i più critici. Altri invece smorzavano i toni: "Alla fine non lo farà". E invece Angeloni ha preso effettivamente la testa di vigili e vigilesse e in pochi minuti sulle chat dei pizzardoni si è accesa la polemica. 

Marco Milani, segretario romano del Sulpl (sindacato unitario lavoratori polizia locale), nel giro di pochi minuti ha definito "divisiva la scelta del comandante generale Ugo Angeloni, di marciare alla testa dei suoi uomini, lasciando solo il sindaco di Roma in  quella tribuna autorità dove pure avrebbe dovuto presenziare". 

Milani spiega che "pur apprezzando lo spirito cameratesco che vede per la prima volta un comandante generale marciare non possiamo non evidenziare come il corpo di polizia locale di Roma Capitale, presenzi alla sfilata del due Giugno in rappresentanza delle polizie locali di tutti i Comuni d'Italia. In questo senso, prima di dare uno schiaffo al cerimoniale, che vuole il comandante generale a fianco nel Sindaco in tribuna autorità, si sarebbe dovuto riflettere".

Smorza i toni  Franco Cirulli responsabile Uil della polizia locale di Roma: "Ha fatto bene il Comandante Angeloni a mettersi in testa alla polizia locale schierata. Il Cerimoniale non sa che noi abbiamo un solo generale Comandante del Corpo, mentre le altre forze militari e di polizia hanno diversi generali comandanti che hanno sfilato, mentre il comandante in capo stava in tribuna".

La polemica, al di là della sua sostanza, sfrutta la debolezza del comandante Angeloni, finito nel mirino della stampa e della politica. Da molti, come abbiamo raccontato, viene dato come prossimo alla sostituzione. E l'Ugl, con il coordinatore nazionale polizia locale Sergio Fabrizi, cavalca l'indiscrezione dando una propria lettura anche della sfilata del 2 giugno: "Altra novità che riscontriamo nella formazione della parata del 2 giugno, a cui va la nostra ammirazione per la perfetta esecuzione in rappresentanza di tutte le Polizie Locali italiane – dichiara Sergio Fabrizi Coordinatore Nazionale UGL-PL - è come si sia ampiamente superata la parità di genere nelle fila del Corpo P.L.R.C. e, riteniamo, come il vento stia cambiando e tutto sia pronto per vedere la prima donna a capo del Corpo della Capitale".

Il sindaco Gualtieri si prepara a cambiare il comandante della polizia locale

Il riferimento di Fabrizi è alla voce che vuole Rossella Matarazzo in rampa di lancio per prendere il posto di Angeloni in via della Consolazione.

"Tutto dipende dal sindaco Gualtieri – rilancia Ivano Ardovini RSU della Ugl Roma Capitale - per dare nuovo slancio ad un corpo immobilizzato da due anni in pastoie burocratiche che non hanno dato risposte alla gestione di prevenzione dalla pandemia Covid-19, hanno riportato il parco auto ad improbabili Panda per tutti i servizi, compresi quelli operativi, un inspiegabile tasso di bocciature per le nuove patenti di servizio per i motocicli,  ad un "disarmante" arresto delle procedure (solo di romana regolamentazione) per il rinnovo dell'idoneità all'uso dell'arma e dall’introduzione delle multe informatiche con stampante portatile ma ancora ad uso di pochi, rispetto alla totalità degli operatori in strada, con l’impossibilità per quest’ultimi di lasciare l’avviso al trasgressore con la conseguenza, a danno del cittadino, di non poter pagare subito senza i costi aggiuntivi per la notifica al domicilio". 
 

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