Amianto nei resti del Velodromo: per la Asl ora non c'è più pericolo
A seguito della denuncia della Repubblica il presidente del XII municipioha chiesto precisazioni alla Asl che ha confermato l
Non insensibile ai richiami della stampa nazionale e dei cittadini, il Presidente del Municipio XII, Pasquale Calzetta, e Matilde Spataro, consigliere verde, hanno richiesto precisazioni al servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro della ASL.
Da quanto si può leggere nel comunicato il problema-amianto sembrerebbe appartenere al passato. Individuato nel 2005 in parte delle pavimentazioni e nelle guarnizioni della caldaia e del gruppo elettrogeno, l’amianto sarebbe stato rimosso nei primi mesi del 2006. Quindi alla data della demolizione il materiale tossico non era più presente nel velodromo. Sopralluoghi seguenti l’opera di demolizione non hanno rilevato presenza di amianto nei resti dell’edificio. Ma è ancora in corso la rimozione di materiali pericolosi ritrovati in un’area diversa, ma vicina, a quella dell’ex-velodromo. Secondo la ASL questi materiali non costituirebbero però un rischio per la popolazione. Questo quanto ricavabile dal documento diramato dal dipartimento di prevenzione.
Naturalmente i controlli continueranno fino a che non saranno rimosse tutte le macerie del velodromo costruito in occasione delle Olimpiadi, dalle cui ceneri dovrebbe nascere la “Città dell’acqua e del benessere”, un’area con scuole, piscine, palestre, ludoteche e spazi per anziani.