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Ambulanti, Raggi non molla: stoppata la proroga delle licenze. Proteste in strada e ricorsi al Tar

Di oggi la nota del dipartimento Commercio inviata alle associazioni di categoria. Mobilitazione degli ambulanti in via dei Cerchi. E Confcommercio ricorre in Tribunale

L'annullamento della proroga è ufficiale. I permessi concessi agli ambulanti per lavorare su suolo pubblico risultano da oggi ufficialmente scaduti al 31 dicembre 2020. Così come Virginia Raggi aveva annunciato due settimane fa, scatenando un putiferio nella categoria e tra le forze di opposizione in Campidoglio, le licenze delle bancarelle verranno messe a bando, con immediata sospensione dell'iter per la proroga che era stato invece concesso da una legge dello Stato del 2019 poi confermata nel 2020. Detto, fatto. 

Gli uffici stoppano la proroga

Di oggi l'invio della comunicazione, che RomaToday ha potuto visionare, da parte del dipartimento Commercio alle associazioni di categoria del settore rotazioni, con la quale si annulla l'atto precedente che dava invece avvio alla proroga. Una mossa che surriscaldato ancora di più gli animi della categoria. Mentre scriviamo un gruppo di lavoratori è sceso in piazza fuori dal dipartimento Commercio di via dei Cerchi per una protesta spontanea. E Confcommercio annuncia di aver già depositato un ricorso al Tar. "Sono anni che subiamo angherie di tutti i generi, non possiamo andare avanti così. Roma cade a pezzi e la nostra sindaca pensa solo agli ambulanti" si sfoga una donna tra gli ambulanti in protesta, mentre arriva un'ambulanza a soccorrere un'altra manifestante che ha accusato un malore. "Ci toglie il lavoro, ora basta. Ci vogliono nella Bolkestein quando una legge dello Stato ha stabilito il contrario".

La nota del dipartimento, firmata dal dirigente Pasquale Pelusi, a capo della Direzione mercati e commercio su area pubblica, non fa che recepire quanto richiesto dalla sindaca Virginia Raggi con un'altra comunicazione interna del 17 febbraio scorso. Riassumiamo brevemente gli antefatti. 

Le ragioni di Raggi

Il Governo Conte II (che, lo ricordiamo, era a maggioranza M5s) aveva stoppato i bandi pochi mesi fa, escludendo gli ambulanti dalla legge europea Bolkestein, con un decreto di fine novembre che confermava una precedente legge di Bilancio 2019. Ora Raggi e il suo assessore Andrea Coia quei bandi li rivogliono. Una giravolta che nel settore ha scatenato l'inferno. "Dobbiamo garantire legalità e libero accesso a un mercato diventato negli anni un monopolio di pochi" ha spiegato la sindaca. Il tutto in forza di un parere espresso dal Garante della Concorrenza. "L'Autorità ha definito il quadro attuale illegittimo e discriminatorio. Ha stabilito che le norme vigenti sono illegittime, vanno disapplicate". Quel che le viene contestato però, sul piano strettamente giuridico, specie dalle forze di opposizione, è la possibilità di disapplicare una legge statale con il solo parere dell'Autorità garante. La stessa viceministra dell'Economia M5s Laura Castelli l'ha convocata per chiarire la situazione in seguito alle pesanti proteste dei commercianti. Ma Raggi ha tirato dritto. 

Pratiche sospese e caos negli uffici

Da qui la su citata nota datata 5 marzo e inviata oggi alle associazioni. Risultato? Che l'iter di proroga è stato stoppato, che le licenze in mano ai lavoratori risultano scadute e ora gli uffici sono costretti a fermare tutte le pratiche già avviate due mesi fa.  

"Stante l'attuale situazione di concessioni di suolo pubblico di fatto scadute al 31.12.2020, e per esse le autorizzazioni per l'esercizio del commercio alle medesime riferite - si legge nella nota - si rappresenta l'impossibilità di quest'ufficio, nelle more dell'adozione di un provvedimento politico-amministrativo volto a disciplinare il periodo transitorio per una corretta definizione della disciplina di riassegnazione delle concessioni, di procedere nelle consuete attività di gestione". E ancora: "Si comunica, con decorrenza immediata, che tutte le istanze e le scia presentate/inviate a questo Ufficio e riferite alle consuete attività di gestione degli attuali Gruppi rotativi, saranno archiviate in quanto irricevibili, poiché riguardanti titoli concessori/autorizzatori non più validi in quanto decaduti il 31.12.2020". 

Confcommercio ricorre al Tar

Una comunicazione che ha fatto andare su tutte le furie le associazioni di categoria. Fiva Confcommercio e Confcommercio Roma hanno già dato mandato ai loro legali di avviare un ricorso al Tar. "Siamo consapevoli della necessità di affiancare alle azioni di tipo politico sindacale anche azioni di carattere legale - ha dichiarato il Presidente della Fiva Romana Valter Papetti - a nessuno è consentito ignorare il principio di legalità e interrompere unilateralmente i procedimenti avviati". "Avevamo annunciato che avremmo proceduto - aggiunge il presidente della Fiva Nazionale Giacomo Errico - sostenendo noi stessi la spesa di un ricorso giurisdizionale: cosa che oggi abbiamo fatto e che non è costata un euro agli ambulanti". 

Dalla parte dei manifestanti Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica di Roma."Siamo vicini agli ambulanti romani che stanno protestando in queste ore contro la decisione della giunta Raggi di toglierli il lavoro" commenta con parole dure su Twitter. "Alcuni sono pronti a gesti estremi presi dalla disperazione. La dignità di lavora va tutelata e non può essere utilizzata a fine elettorali". 

"Il Governo prenda urgentemente è in modo deciso provvedimenti per evitare di abbandonare alla disperazione un’intera categoria, fatta di microimprese gestite da nuclei familiari, già duramente provata dalla crisi" commenta Roberta Angelilli, dell'esecutivo nazionale di Fratelli d'Italia. "Non è tollerabile gettare sul lastrico migliaia di persone, facendo decadere immediatamente licenze che avevano ottenuto proroghe certificate fino al 2032, bloccando autorizzazioni e turni di lavoro". 

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