Ambulanti in protesta sotto il Campidoglio: "Licenze a bando? Da Raggi un abuso, pronti ad azioni legali"
Manifestazione questo pomeriggio sotto il Consiglio comunale organizzata da Fiva Confcommercio Roma. Il 1 marzo una seduta d'Assemblea straordinaria
"La manifestazione di oggi è solo l'inizio. Siamo pronti a dare battaglia, anche per vie legali. Ci rivolgeremo alla Corte Costituzionale". A parlare al megafono è Walter Papetti, presidente di Fiva Confcommercio Roma, associazione di categoria degli ambulanti romani, riuniti questo pomeriggio sotto il Campidoglio. A centinaia tra fischietti e striscioni con su scritto "Raggi-rati", contestano a gran voce la sindaca grillina. Tutti contro la messa a bando delle licenze delle bancarelle, decisione annunciata giorni fa da Raggi e già partita a livello di iter burocratici con atti provenienti dagli uffici capitolini e diretti ai titolari di licenza.
"È un vero e proprio abuso quello che sta compiendo la sindaca, sta disapplicando una legge dello Stato - tuona Papetti - glielo impediremo". Sul tema è previsto un Consiglio straordinario il 1 marzo. Contro la mossa della sindaca proteste che vanno avanti da giorni sia all'interno della categoria che tra le forze di opposizione. Contrario lo stesso presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito. Ma ricapitoliamo gli antefatti.
La scelta di Raggi e le normative nazionali
Parliamo di attivita? artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande, e di chioschi di giornali. Contrariamente a quanto disposto dalla normative europea con la legge Bolkestein, che prevedeva la messa a gara delle licenze per commercio su suolo pubblico, comprese le concessioni balneari, il Governo centrale aveva stabilito il rinnovo dei permessi, con la legge di bilancio 2019 e con decreto del 25 novembre 2020. Di conseguenza a stabilire la proroga fino al 31 dicembre 2032 era stata a fine 2020 prima una deliberazione regionale poi a seguire un atto di Roma Capitale emanato dal dipartimento Commercio, entrambi in conseguenza appunto di disposizioni governative.
Poi, a sorpresa, l'annuncio della sindaca su Facebook. "Nel corso degli anni erano arrivate una serie di deroghe nazionali alla Bolkestein - ha detto Raggi - per questo ho interessato l'Autorità Garante della Concorrenza chiedendo se i provvedimenti normativi volti a disapplicare la direttiva Bolkestein per le licenze del commercio ambulante fossero legittime o meno. L'Autorità si è appena pronunciata e ha stabilito che tutte queste norme sono in evidente contrasto con la direttiva Bolkenstein che prevede la messa a bando. Non è possibile, quindi, alcuna proroga". Difficile però, è la contestazione che le viene mossa sul piano giuridico, che il pronunciamento del Garante possa permettere la disapplicazione di una normativa approvata in Parlamento.
La sindaca però ne è convinta. "L'Autorità autorizza il Comune a disapplicare le leggi nazionali e regionali che prevedevano la proroga delle licenze fino al 2032. Per questo ho già scritto una lettera ai dipartimenti e ai Municipi dicendo di procedere immediatamente a revocare le proroghe, se già fatte, e a procedere senza indugio con i nuovi bandi".