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Ambulanti, il ministro leghista Giorgetti alla Camera: "Su licenze a bando avviata interlocuzione con l'Antitrust"

Il ministro in quota Lega risponde a un question time. Fassina: "Risposta deludente, serve che il Governo dia un pronunciamento chiaro nell'immediato". Il tema tornerà al voto anche in Assemblea capitolina

"È in corso una verifica dei profili concorrenziali della vicenda, stiamo analizzando i vincoli europei e nazionali. Verrà avviata una specifica interlocuzione con l'Antitrust". Sul tema dei commercianti ambulanti di Roma e l'intenzione della sindaca Virginia Raggi di mettere le licenze a bando, nonostante il parlamento si sia già espresso mesi fa in senso contrario, interviene il ministero per lo Sviluppo Economico, in quota Lega, Giancarlo Giorgetti. A lui tanti lavoratori e famiglie si sono appellati con manifestazioni pubbliche sotto la sede del Mise. 

In risposta a un'interrogazione presentata dal deputato di Leu, e consigliere di Sinistra per Roma, Stefano Fassina, il ministro informa la Camera che farà partire a stretto giro un confronto sia con l'Autorità Garante per la concorrenza che con il dipartimento per le Politiche europee della presidenza del Consiglio dei ministri, "per capire quali iniziative adottare per risolvere la situazione". 

Perché gli ambulanti stanno protestando contro Raggi

Dal canto suo difende la norma votata a novembre 2020 dal Parlamento, nonché le linee guida adottate dal Mise per disciplinare la materia nel precedente Governo. Linee guida che "si sono mosse comunque in un'ottica pro concorrenziale, al fine di escludere automatismi nel rinnovo delle concessioni, e prescrivendo ai fini del rinnovo che sia effettuata la verifica circa la sussistenza di una serie di presupposti da parte dell'ente locale concedente". L'applicazione della normativa poi, e conclude, "deve essere uniforme in tutto il territorio nazionale". 

Una risposta che non soddisfa Fassina, troppo timida e sotto tono rispetto alla sempre strenua difesa degli ambulanti portata avanti dalla Lega su tutti i territori, Roma compresa. "E mentre lei ministro avvia l'interlocuzione cosa succede" controbatte in aula. "A Roma ci sono 12mila famiglie nel panico. Serve che il Governo dia un pronunciamento chiaro nell'immediato, poi può fare tutte le verifiche che ritiene. Ci vuole certezza, a Roma vale la legge del parlamento? Dobbiamo capire questo. Dovete darci una risposta". 

Nuova discussione in Consiglio comunale

Intanto, tra proteste dei lavoratori, ricorsi al Tar delle associazioni di categoria, opposizioni pronte a dare battaglia e scontri interni agli stessi Cinque Stelle, sul tema si tornerà nuovamente a discutere in Assemblea capitolina. A depositare oggi una mozione il presidente M5s dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito, convinto che Raggi non sia legittimata da un parere dell'Antitrust a disapplicare una normativa di rango primario proveniente dal parlamento. "La disapplicazione della legge può avvenire solo tramite l'intervento di una pronuncia di illegittimità costituzionale" si legge nel testo, firmato da tutti gli esponenti di opposizione che chiedono ora a Raggi un passo indietro.

Le ragioni della protesta

A scatenare il putiferio, lo ricordiamo, la scelta di Raggi di rimettere a bando le licenze per il commercio su suolo pubblico. Il Governo centrale con un decreto di novembre 2020 aveva deciso per una proroga fino al 2032, ma la sindaca ha scelto un'altra strada. "Dobbiamo garantire legalità e libero accesso a un mercato diventato negli anni un monopolio di pochi" ha spiegato la sindaca. Il tutto in forza di un parere espresso dal Garante della Concorrenza. "L'Autorità ha definito il quadro attuale illegittimo e discriminatorio. Ha stabilito che le norme vigenti sono illegittime, vanno disapplicate". 

Quel che le viene contestato però, sul piano strettamente giuridico, specie dalle forze di opposizione ma come abbiamo visto anche da esponenti Cinque Stelle, è la possibilità di disapplicare una legge statale con il solo parere dell'Autorità garante. La stessa viceministra dell'Economia M5s Laura Castelli l'ha convocata per chiarire la situazione in seguito alle pesanti proteste dei commercianti. Raggi però sta tirando dritto. E gli ambulanti promettono la "guerra". 

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