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Ambulanti, la posizione della giunta Raggi: "Concessioni a bando per creare opportunità e lavoro"

La relazione dell’assessore Coia in Aula Giulio Cesare punta sulla massima accessibilità di nuovi operatori al settore del commercio vagante; presenti le associazioni di categoria, contestano le opposizioni. De Vito: “Il MISE ha comunicato che emetterà un provvedimento urgente”

“Il commercio su area pubblica non riguarda solo gli esercenti, riguarda i cittadini”: è questo il cuore dell’intervento di Andrea Coia, assessore al Commercio della giunta di Virginia Raggi, che ha aperto con la sua relazione il consiglio comunale straordinario del 18 aprile dedicato agli scottanti temi degli ambulanti. La seduta si è tenuta poche ore dopo la mobilitazione che ha visto urtisti e commercianti presidiare piazza della Repubblica e bloccare il Grande Raccordo Anulare. Proprio mentre finiva l’incontro in prefettura fra i rappresentanti degli esercenti e il prefetto di Roma, è andato in scena un duro confronto nell’Aula Giulio Cesare convocata dal presidente Marcello de Vito, che sul tema si era più volte schierato anche nei giorni scorsi.

Perché gli ambulanti di Roma stanno protestando contro Virginia Raggi

Ambulanti, cosa sta succedendo

Occorre ricordare che l’amministrazione di Roma Capitale, incardinandosi su un parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha inteso agire differentemente dalla norma nazionale del decreto Rilancio che disponeva la proroga delle licenze fino al 2032. Tale norma viene descritta dal parere dell’AGCM come “in violazione delle disposizioni costituzionali ed eurounitarie” e l’amministrazione comunale ha ritenuto dunque di disapplicarla, secondo quanto suggerito dal garante del commercio. Come soluzione di compromesso la giunta ha emanato poi la memoria datata 23 aprile, con la quale viene confermato che le licenze andranno a bando, salvo uno strumento di proroga transitoria a favore degli esercenti. “Si richiamano principi che non hanno ancora giurisprudenza, la giurisprudenza sta nascendo su iniziativa di alcuni piccoli Comuni”, ha scandito Coia in Aula: “Il commercio su area pubblica è inoltre soggetto a fenomeni su cui sta indagando anche la magistratura”, e l’assessore ha ricordato che le prime pronunce arriveranno al merito solo nel prossimo ottobre.

Coia: “Basta rinnovo automatico, le concessioni riguardano tutti i cittadini”

“Da decenni a Roma”, ha continuato Coia, duramente contestato dalle opposizioni in alcuni passaggi, “queste concessioni vengono rinnovate automaticamente e si è verificata la concentrazione di licenze nelle mani di diverse famiglie, in particolare una che viene spesso citata sui giornali”. Qui il punto chiave della scelta politica della giunta Cinque Stelle, che insiste sul tema dell’accesso al lavoro: “I bandi rappresenterebbero un'apertura a nuovi operatori, operatori che oggi non possono accedere a un posteggio al prezzo di un'istruttoria. In molti casi queste licenze vengono affittate e diventano una rendita: in passato non si è fatto nulla, anzi si sono concesse licenze anche in luoghi non idonei, andando in contrasto con il decoro e la sicurezza stradale. Le concessioni non riguardano solo le associazioni di categoria ma tutti i cittadini ed è compito degli amministratori tradurre le osservazioni in atti che portano un beneficio alla cittadinanza tutta”.

La sindaca Raggi: “Non accettiamo ricatti da nessuno”

In aula erano presenti anche i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, che hanno insistito nel negare che le licenze del commercio ambulante vengano rinnovate “in maniera automatica”, essendo necessaria invece la puntuale verifica del possesso dei criteri “professionali e morali” quali l’assenza di condanne. Assente invece la sindaca Virginia Raggi che sul tema si era espressa in mattinata con un post sul suo profilo Facebook, alludendo a temi affini rispetto a quelli enunciati dall’assessore Coia: “Voglio essere chiara: non accettiamo ricatti da nessuno. Porteremo avanti il piano di riordino delle bancarelle nelle strade di Roma. Voglio fare chiarezza su un altro aspetto: non stiamo togliendo il lavoro a nessuno. Chi svolge bene la propria attività potrà partecipare ai bandi pubblici che, proprio per tutelare chi ha più diritti, terranno conto dell’anzianità e degli investimenti fatti finora. Allo stesso tempo stiamo tutelando gli operatori che lavorano nei mercati, le edicole e i chioschi che vendono fiori o altri beni. Infatti, molti commercianti lo hanno capito: solo una minima parte degli operatori dei mercati ha aderito alla manifestazione di oggi”, ha scritto la prima cittadina di Roma Capitale. 

De Vito: “Giorgetti ha annunciato un provvedimento urgente”

Mentre l’Aula Giulio Cesare discuteva, si concludeva l’incontro in prefettura richiesto dai rappresentanti delle associazioni di categoria, citato anche dal presidente dell’Aula Marcello de Vito durante la seduta; e proprio a firma de Vito viene diffusa una nota, un minuto dopo la chiusura del Consiglio: "Accolgo con favore quanto sembrerebbe emergere circa gli esiti dell'incontro in prefettura con gli operatori del commercio su area pubblica, secondo cui il ministro Giorgetti si sarebbe impegnato ad un provvedimento di congelamento della situazione”, ha dichiarato De Vito: “Sembra questa infatti l'unica soluzione a fronte della pervicace volontà della giunta capitolina di disapplicare la legge dello Stato, che prevede l'estensione delle concessioni fino al 2033. Una soluzione ponte, fermo restando che sarà in ogni caso necessaria la definitiva estensione delle concessioni al 2033 per un settore tanto importante per l'economia romana, come già richiesto nella nota inoltrata proprio al ministro Giorgetti in data 17 marzo 2021”.

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