Ambulanti e licenze a bando, la vice ministra M5s Castelli chiama Raggi: sindaca convocata al Mef
La numero due del dicastero chiede alla sindaca un incontro urgente per confrontarsi sul tema. Intanto in Consiglio comunale passa a maggioranza un Ordine del giorno che conferma la linea Raggi
Sul tema ambulanti, la sindaca Virginia Raggi e l'assessore Andrea Coia dovranno riferire direttamente al Ministero dell'economia. A volerli incontrare entrambi, secondo quanto apprende RomaToday da fonti del ministero, è la numero due del dicastero, la grillina Laura Castelli. Che, sul rinnovo delle concessioni alle bancarelle della Capitale, avrebbe richiesto un confronto urgente, alla luce delle tante sollecitazioni arrivate sul tema da parte delle associazioni di categoria.
Le proteste della categoria
Già, giornate di proteste che non accennano a placarsi. L'ultima questa mattina sotto il Mise, il Ministero dello sviluppo economico guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti al quale i lavoratori hanno chiesto disperatamente aiuto. "Raggi viola una legge nazionale" tuonano i lavoratori e rappresentanti sindacali in riferimento alla normativa parlamentare che ha fissato, con il decreto Rilancio di novembre 2020, la proroga fino al 2032 di tutte le licenze del commercio su area pubblica. Ignorando di fatto la direttiva europea contenuta nella cosiddetta legge Bolkestein, normativa che i Cinque Stelle hanno sempre contestato.
Il parere del Garante e la posizione di Raggi
Insomma, il governo (che, lo ricordiamo, era a maggioranza M5s) aveva stoppato i bandi pochi mesi fa. Ora Raggi e il suo assessore Andrea Coia - anche lui inizialmente contro la Bolkestein - li rivogliono e subito. Una giravolta che nel settore sta scatenando l'inferno. "Per garantire legalità e libero accesso a un mercato diventato negli anni un monopolio di pochi" continua a ripetere la sindaca. Il tutto in forza di un parere espresso dal Garante della Concorrenza. "L'Autorità ha definito il quadro attuale illegittimo e discriminatorio" ha spiegato. "Ha stabilito che le norme vigenti sono illegittime, vanno disapplicate". Quel che le viene contestato però, sul piano strettamente giuridico, specie dalle forze di opposizione ma anche all'interno del M5s (vedi la posizione contraria del presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito) è la possibilità di disapplicare una legge statale con il solo parere dell'Autorità garante.
L'ordine del giorno approvato in Campidoglio
Intanto in Consiglio comunale è stato approvato oggi, in seconda convocazione (dopo che ieri era caduto il numero legale con la maggioranza spaccata sulla questione), l'ordine del giorno voluto dalla sindaca Raggi a favore della messa a bando delle licenze con 23 voti favorevoli. L'Assemblea ha impegnato la giunta "a valutare l'applicazione di criteri idonei che possano salvaguardare gli operatori delle edicole e dei mercati rionali e a prevedere formule che rendano possibile l'accesso all'esercizio del commercio su area pubblica, in realtà consolidate della Capitale, anche a nuovi cittadini e giovani imprenditori che potrebbero pertanto partecipare a bandi per posteggi che sono limitati nel numero e rinnovati automaticamente da decenni".