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L'Ama scrive a sindaca e vigili: "Non possiamo più pulire le strade in caso di incidente"

Ieri per oltre quattro ore Colombo chiusa nella corsia centrale. Disagi al traffico e vigili bloccati per una semplice rimozione di detriti

"Le attività di pronto intervento a seguito di incidenti stradali non sono ricomprese tra i servizi coperti da TaRi". Con questa motivazione, in una circolare inviata al Gabinetto della Sindaca Raggi e al Corpo della polizia Locale di Roma Capitale, il direttore generale di Ama Stefano Bina, rende noto che la sua azienda non potrà più svolgere tale attività. In pratica in caso di incidente l'Ama se ne lava le mani.

Il documento, recapitato lo scorso 29 dicembre, ha già fatto sentire i suoi effetti. In particolare ieri, in serata, su due incidenti, ci sono stati tempi piuttosto lunghi per la riapertura delle strade. A La Pisana infatti i vigili intervenuti hanno richiesto l'intervento di Ama per la rimozione dell'olio e dei detriti. Un intervento di routine, con della semplice sepiolite per pulire la strada. Eppure fino a tarda sera la strada è rimasta chiusa. L'Ama si è infatti presentata quattro ore più tardi.

Inevitabili i disagi che ancora più forti si sono poi materializzati sulla Colombo. Qui, alle 18.30, in direzione Ostia sulla corsia centrale tre auto si sono tamponate. Un incidente senza gravi conseguenze che però ha comportato la chiusura della corsia centrale. Colpa dei tanti detriti dispersi. La chiamata all'Ama è partita poco dopo le 19 da parte degli agenti. La riapertura solo alle 23.17, ovvero oltre 4 ore dopo la chiusura. 

Oltre ai disagi per i cittadini per mantenere le strade chiuse è stato necessario tenere bloccate delle pattuglie della polizia Locale, tre su La Pisana, due sulla Colombo. Il segretario del sindacato Sulpl Roma, Stefano Giannini, da noi interpellato, spiega: "A noi della Polizia Locale fondamentalmente non interessa chi sia incaricato di pulire le strade dopo gli incidenti. Interessa che la sicurezza stradale sia ripristinata, possibilmente in modo rapido, in modo tale che le pattuglie siano libere di tornare a controllare il territorio".

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Ma perché Ama dice no? Un servizio non previsto nel contratto coperto dalla TaRi e una mancanza di strutturazione, sia in termini di strumentazione che di risorse umane: queste le motivazioni per il no al servizio. Già sotto la gestione Fortini si era evidenziato l'approccio negativo verso questa funzione. In un'intervista l'allora presidente spiegava: "Noi non lo vogliamo proprio fare. Ama viene pagata dall'assicurazione di chi ha provocato l'incidente. Non posso tenere 15 impiegati ad occuparsi solo di questo"

Paradossalmente però l'azienda potrebbe guadagnare espletando la pulizia post incidenti, senza aggravio di costi per il Comune. 

Infatti prima di Ama, il servizio era svolto da un'azienda a cui veniva data una concessione di servizi. In sostanza se c'era un incidente arrivavano i mezzi di Sicurezza e Ambiente, pulivano e poi mandavano il conto all'assicurazione dell'"auto in torto". Per Ama invece è solo un costo non essendo per ora strutturata per il "recupero crediti". Da qui tempo fa anche l'invito fatto all'azienda di nettezza urbana a bandire una gara per l'affidamento del servizio. Invito per ora rimasto lettera morta. 

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