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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Ama, Fortini: "Aprire le porte ai privati, servono investimenti"

Il presidente della municipalizzata romana è intervenuto ad un evento di Unindustria dedicato alla Capitale. Le sue parole hanno suscitato la reazione dei sindacati: "Il privato non è la soluzione"

Ama ha bisogno dell'ingresso dei privati in azienda. Lo ha detto il presidente della municipalizzata capitolina dei rifiuti, Daniele Fortini, in occasione dell'evento di Unindustria sulla nuova forma di governo ipotizzata per Roma. "Ama ha bisogno di farsi impresa industriale perchè la componente di trattamento e smaltimento dei rifiuti nei prossimi 15 anni sarà imponente, per un valore che è compreso tra un miliardo di euro di investimenti e 2,5 miliardi di costi" ha spiegato. Somme che, per Fortini, "chiedono capitali finanziari ingenti e la capacità di essere imprenditori". Le dichiarazioni non sono cadute nel vuoto e hanno incontrato le critiche dei sindacati: "Non è il momento di fare fughe in avanti" il commento di Natale Di Cola, Segretario Generale della Fp Cgil Roma e Lazio. "Queste scelte spettano al prossimo Sindaco. Non spettano a Fortini". 

PRIVATI IN AMA - Il presidente della municipalizzata capitolina, parlando della necessità di ingenti investimenti nei prossimi anni, ha parlato della necessità di un ingresso dei privati in Ama. "Da sola, per la sua cultura e per il suo essere azienda di servizi non può sprigionare tutte queste caratteristiche ed ha bisogno di una compartecipazione come aveva stabilito l'assemblea capitolina quando ha rinnovato all'azienda una concessione di 15 anni". In questo arco di tempo "dobbiamo pensare ad una città che produrrà 23 milioni di tonnellate di rifiuti. Se non cambiasse niente, 16 li manderebbe in tutta Italia e in tutto il mondo. Invece dobbiamo tenerceli in casa e produrre ricchezza e occupazione e al contempo recuperare risorse che faranno risparmiare soldi ai cittadini". 

TARIFFA DIMEZZATA - Dall'ingresso dei privati in Ama combinato con il recupero dell'efficienza, secondo i calcoli di Fortini, la tariffa dei rifiuti dovrebbe diminuire. "Progredendo così, con un'azienda che recupera efficienza e che sa investire anche insieme agli imprenditori privati in modo da alleggerire il carico finanziario e da creare eco-distretti, è possibile immaginare che nell'arco di 15 anni i costi che la città dovrà sopportare per garantire un ciclo di gestione di rifiuti zero saranno la metà. E quindi si potrà arrivare ad una tariffa che sia la metà di quella attuale". 

I SINDACATI - Le dichiarazioni di Fortini non sono piaciute ai sindacati. “Fortini dovrebbe aver capito la situazione difficile che vive la città. Non è il momento di fare fughe in avanti, non dopo lo scontro sulla delibera di affidamento del servizio di igiene urbana, il parziale passo indietro della Giunta Marino in seguito alla mobilitazione dei lavoratori di Ama Spa e il congelamento da parte della gestione commissariale" ha dichiarato Natale Di Cola, Segretario Generale della Fp Cgil Roma e Lazio in una nota. "Ha ragione Tronca: queste scelte spettano al prossimo Sindaco. Non spettano a Fortini, che dovrebbe occuparsi di migliorare la qualità dei servizi e l'organizzazione del lavoro”. Continua: “Vorremmo un po' di normalità per la Capitale e non continui annunci, per altro troppo semplicistici. Bisogna efficientare Ama senza illudere i cittadini. Serve serietà per migliorare e realismo per non creare false aspettative. E basta con questo mito del privato salvifico: a Roma abbiamo già provato che non è una soluzione per tutti i mali. Il ciclo integrato dei rifiuti, per essere “chiuso”, necessità di investimenti pubblici sull'impiantistica. È un settore redditizio che non avrebbe senso regalare ai privati, perché se gestito internamente e in modo efficace porterebbe benefici alle casse di Ama e alle tasche dei cittadini. Serve un rilancio basato su scelte politiche chiare e non posizioni personali estemporanee”.

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