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Venerdì, 19 Aprile 2024
Aziende partecipate / Ardeatino / Via Calderon de la Barca

Ama, il 3% dei lavoratori positivo al Covid. Corsa su raccolta e pulizia, l'azienda: "Nessun allarme"

Nell'azienda per la gestione dei rifiuti tasso di positività al 3%: "Sotto il livello nazionale, salute lavoratori e servizi garantiti"

Meno di una settimana e poi si dovranno tirare le somme del piano di pulizia straordinaria della città: il sindaco Roberto Gualtieri aveva promesso strade linde e sgombre dai rifiuti “entro Natale” con la dead line dell’intera programmazione fissata al 9 gennaio. Il bilancio parziale di quel che è stato fatto parla di interventi di rimozione del 25% delle microdiscariche segnalate, pulizia e spazzamento di 1200 strade, cura del verde e lo sfalcio di piante infestanti in molte aree della città. Crisi di Natale evitata, “ma Roma non è pulita come merita” - ha sottolineato Gualtieri che per i prossimi sei mesi ha promesso la razionalizzazione dei servizi di raccolta e pulizia. Intanto anche tali settori, come i trasporti, devono fare i conti con la variante Omicron e l’aumento della curva dei contagi

Ama, il 3% dei lavoratori posistivo al Covid

Dalle ultime stime i lavoratori attualmente positivi al virus in Ama si attestano intorno al 3%, in massima parte asintomatici. “Si tratta comunque di un dato al di sotto dell’incidenza media del virus a livello nazionale” - ha sottolineato la Municipalizzata. L’azienda sta correndo ai ripari per garantire la continuità del servizio: i turni in entrata e in uscita dalle sedi operative vengono scaglionati con l’attacco turno ogni 30 minuti (ad esempio turno mattina attacco alle 5.30 - 6 - 6.30), evitando anche il contemporaneo accesso agli spogliatoi di lavoratori con armadietti vicini. Viene garantita adeguata aerazione nei locali spogliatoi e aree comuni. Viene assicurata la cristallizzazione degli equipaggi, il più possibile fissi. Almeno per tutto il periodo festivo, ove possibile e consentito, viene adottata la gestione “mono-operatore” per le attività di igiene urbana svolte con i cosiddetti "squaletti".

In Ama distribuiti 4 milioni di mascherine

Continua poi anche l’approvvigionamento di prodotti e presidi, con particolare attenzione ai Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) da fornire ai propri dipendenti: “Ad oggi - fa sapere Ama - sono state distribuite oltre 4milioni di mascherine (più della metà delle quali con filtro ad alta protezione ffp2 e ffp3), più di 2 milioni e 600mila di paia di guanti monouso”. Prosegue poi a ciclo continuo la sanificazione dei mezzi pesanti e leggeri utilizzati per la raccolta dei rifiuti. Gli operatori sono dotati, inoltre, di specifici kit per igienizzare le parti sensibili interne dei veicoli, ad ogni attacco e fine turno. Le strutture aziendali (zone, sotto-zone, uffici, sedi direzionali, stabilimenti, ecc.) sono state dotate di segnaletica orizzontale e verticale per agevolare il distanziamento “anti-contagio”. In ogni singola sede (produttiva, amministrativa o di corporate), vengono ciclicamente sottoposte a trattamento sanificante tutte le aree di lavoro interessate da flusso e permanenza di dipendenti (uffici, sale riunioni, spogliatoi, bagni, pese, portinerie, aree trasbordo, piazzali, interno officine, magazzini e viali di transito), nonché gli impianti aeraulici.

Ama, raccolta e pulizia fanno i conti con il virus: "Nessun motivo di allarme"

“L’attenzione di AMA per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori è massima e sono attive tutte le misure possibili per tutelare la comunità di lavoratori dell’igiene urbana. I presidi di sicurezza vengono adeguati di pari passo con l’evolversi dell’emergenza sanitaria in modo, da un lato, di ridurre il rischio preservando la salute e la sicurezza dei lavoratori e, dall’altro, di garantire la continuità del servizio. In Ama - sottolineano da via Calderon de La Barca - non sussistono motivi di allarme, al momento, per il nuovo innalzamento generale nella popolazione della curva dei contagi”. 

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