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Ama senza bilanci e con i conti a rischio: "Piano di risanamento entro agosto"

Lo comunicano i vertici aziendali. Sulle dimissioni dei revisori: "Collegio rimane in proroga, ha lavorato in sinergia con l'azienda"

"Ama sta lavorando al piano di risanamento aziendale che verrà messo a punto entro agosto, da completare e presentare a seguito della procedura di riconciliazione e liquidazione delle partite creditorie e debitorie tra Azienda e Roma Capitale". Lo fa sapere tramite una nota stampa l'azienda di via Calderon de la Barca. 

A seguito della notizia delle dimissioni del collegio sindacale, organismo di vigilanza sui conti della partecipata, precisa: "Il collegio è in proroga da oltre due anni e continuerà ad essere insediato in “prorogatio” fino a quando il Socio Unico Roma Capitale non provvederà alla designazione dei nuovi componenti". 

"Il collegio sindacale ha condiviso lo stop al bilancio"

Poi in merito allo scontro interno sulla partita dei bilanci aziendali, causa che avrebbe portato il collegio sindacale ad abbandonare, sottolinea: "L'organismo ha lavorato in piena in sinergia con l'attuale vertice aziendale. In merito al bilancio 2017, va precisato che lo stesso Collegio Sindacale ha condiviso e firmato con l’Amministratore Unico, nell’interesse di Ama, la lettera con la richiesta di sospendere l’iter approvativo del documento allo scopo di consentire ulteriori approfondimenti una volta preso atto dell’indagine della Procura sulla gestione della Tari sui bilanci 2013, 2014, 2015, e 2016".

"Roma Capitale sosterrà l'azienda"

E ancora sul tema dei conti aziendali ribadisce la volontà dell'amministrazione capitolina di ricapitalizzare Ama per scongiurarne il default, riprendendo le parole pronunciate dal direttore generale del Campidoglio Franco Giampaoletti nel corso di una seduta della  commissione Trasparenza. "Roma Capitale ha assolutamente intenzione di sostenere Ama e lo dico come rappresentante di un tavolo il cui mandato politico,  espresso con forza dalla sindaca e dall'assessore Lemmetti, è stato proprio quello di definire, nel caso in cui ne risulti la  necessità sulla base dei presupposti di legge, l'obiettivo del  comune di sostenere l'azienda. Sostenere l'azienda parte dal presupposto che nel momento in cui venga determinata la necessità di introdurre nella società mezzi finanziari nuovi, che sia un prestito soci, una  ricapitalizzazione, un contributo in conto finanziamento o altro, questo è intenzione del socio farlo". 

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