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Terremoto in Ama, azienda in stallo: così Roma rischia l'ennesima emergenza rifiuti

La Giunta Raggi ha revocato il CdA dell'azienda, i sindacati lanciano l'allarme: "Preoccupati per qualità del servizio, serve cambio di passo"

Il disgelo non c'è stato e dopo il lungo braccio di ferro tra Campidoglio ed Ama, scaturito dalla mancata approvazione del bilancio dell'azienda da parte di Roma Capitale, il terremoto per la seconda partecipata del Comune per numero di dipendenti è arrivato: il Campidoglio ha revocato il CdA di Ama.

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Terremoto in Ama: revocato il CdA dell'azienda

Disservizi e mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati da parte della governance le motivazioni che hanno spinto la Giunta Raggi alla scelta. 

I nuovi vertici di Ama, a quanto si apprende, saranno nominati nei prossimi giorni mentre il Collegio Sindacale prenderà ad interim le redini della Municipalizzata. All'orizzonte crisi e stallo con i sindacati, reduci da un incontro con la Sindaca di Roma Virginia Raggi, a lanciare l'allarme. 

La crisi di Ama

L'azienda ha la liquidità agli sgoccioli, gli spettri del fallimento o del concordato preventivo sono stati scacciati a parole ma non nei fatti. Dopo il no delle banche al rinnovo delle linee di credito, dipendenti e fornitori temono per stipendi e pagamenti.  

Sullo sfondo una città sempre sull'orlo dell'emergenza. La fase di stallo rischia di incidere sulla qualità del servizio: porta a porta a rilento, raccolta e decoro a singhiozzo. Da scongiurare l'ennesimo caos rifiuti per le strade della Capitale. 

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Ama, sindacati in agitazione: "Servizio a rischio"

Non ne fanno mistero le sigle sindacali che confermano lo stato di agitazione. Dopo l'incontro in Campidoglio, l'assemblea con i lavoratori: "L'idea è  di rassicurare sulla situazione finanziaria, come dice Raggi. Siamo comunque preoccupati per il livello e la qualità del servizio perchè  questa fase di stallo - rileva il segretario generale della Fit Cisl di Roma, Marino Masucci - inciderà. Siamo preoccupati perchè non sappiamo dove andrà l'azienda e gli obiettivi del nuovo CdA". 

Nonostante le rassicurazioni del Campidoglio i sindacati restano cauti. "Ci hanno assicurato che presto arriverà  un piano industriale, che Ama resterà pubblica con l'approvazione della delibera 52 e che sarà mantenuto l'impegno alle assunzioni per incrementare il porta a porta. Ci è stato anche detto - ha riportato a margine dell'incontro Natale Di Cola, segretario della Fp Cgil - che gli stipendi non sono in discussione. Ma siamo comunque preoccupati perchè - ha spiegato il sindacalista - ci aspettiamo contraccolpi sul servizio". 

Un cambio di passo dopo i mesi di guerra fredda e stasi quanto chiedono i sindacati per risollevare le sorti di Ama: "Va approvato il bilancio perchè senza non si può approvare il piano e nemmeno fare le assunzioni" - aggiunge Di Cola. 
 

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