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Alunni stranieri, tetto del 20% in ogni classe

E' stato varato il progetto dell'assessorato alle Politiche educative del comune di Roma per rendere effettivo il limite di 5 alunni stranieri per classe. Per evitare le classi ghetto, coinvolti il I, il VI e il XX municipio


Se n'è fatto un gran parlare a livello nazionale qualche mese fa con la proposta della Lega Nord di istituire le cosiddette classi ponte dedicate esclusivamente ai bambini immigrati, ora il discorso entra nel vivo per concretizzarsi a livello locale, ma sotto altre forme, proprio nel Comune di Roma.

Sabato scorso infatti è stato presentato dall'assessore alle Politiche educative del Campidoglio, Laura Marsilio il progetto che mira a supportare le famiglie di immigrati nella scelta della scuola dell'infanzia per i loro figli, con l'obiettivo, che qualcuno ha definito rivoluzionario, di rendere effettivo il numero di alunni stranieri secondo le parole dell'Assessore, “previsto dal regolamento delle scuole dell'infanzia, che è quello di 5 per ogni classe, pari al 20%", cercando così di evitare delle classi ghetto come quelle dell'Esquilino dove la totalità è costituita da bimbi cinesi o come casi in cui sono presenti 43 bambini stranieri su 60 come (scuola Vibo Mariano).

Un perno su cui si basa il progetto varato dall'assessorato è quello che prevede l'insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri e alle loro famiglie, accompagnato dall'istituzione di alcuni centri di ascolto. Insieme all'assessore Marsilio, a lanciare questa proposta c'erano i cosiddetti consiglieri aggiunti, ovvero quelle figure istituzionali che rappresentano le diverse comunità straniere presenti nella capitale, lanciate dalla scorsa amministrazione Veltroni ma quasi subito lasciate nel dimenticatoio. La cifra destinata a tale progetto è di 350mila euro e le scuole che saranno toccate per prime dal progetto saranno quelle in cui è più numerosa la presenza di alunni stranieri, come ad esempio nei Municipi I, VI e XX.

Diverso invece è l'obiettivo del progetto per l'educazione sportiva destinato alle scuole elementari, che prende il nome di “Ludi Motorii”, promosso dal Comune patrocinato dal Ministero dell'Istruzione e in collaborazione con il Coni. Lo scopo è quello di riportare i ragazzi delle scuole ad una sana passione per lo sport, magari arginando il fenomeno dei videogames che occupano il tempo libero dei ragazzi e che assieme ad una alimentazione sempre più sbagliata possono portare a fenomeni come obesità e ipocinesi.

“L'obiettivo è quello di diffondere la pratica dello sport nelle zone più disagiate della nostra città” ha commentato Alessandro Cochi, delegato allo sport del Campidoglio, “per questo il Comune stanzierà dei fondi appositamente per la realizzazione di nuovi impianti sportivi”.
Il progetto per ora vede il coinvolgimento delle classi terze, quarte e quinte di 80 istituti per un totale di 11mila ragazzi, con la possibilità in caso di successo dell'iniziativa di estendersi a tutte le altre scuole primarie di Roma.

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