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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Di Battista: "Noi al 30%. I romani non sopportano più Marino, andiamo al voto"

Il parlamentare del Movimento Cinque Stelle interpellato da Radio Cusano Campus: "Renzi dice di non temere il Movimento Cinque Stelle ma io credo che sia vero il contrario"

Nei giorni di Mafia Capitale Alessandro Di Battista continua ad essere il grillino più gettonato. Candidato sindaco in pectore, lui continua ad allontanare questa ipotesi. Su Roma e sui fatti di questi giorni però non si tira mai indietro ed è sempre pronto a dire la sua. Questa mattina l'ha fatto a Radio Cusano Campus nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

"Siamo accreditati a Roma al 30%", afferma Di Battista. "Renzi dice di non temere il Movimento Cinque Stelle ma io credo che sia vero il contrario. Più il Pd si rende conto che può perdere il governo della capitale, più si ancora su sé stesso. I romani, al di là di mafia capitale, non sopportano più Marino. Roma fa schifo, è sporca, è insicura, le strade sono distrutte, i mezzi di trasporto ci fanno vergognare di essere una capitale europea. Bisogna pretendere che a Roma si rivada al voto. Sarà dura ma ce la faremo".

Su Orfini Di Battista usa l'ironia, finendo con un attacco durissimo: "Io gli ho fatto una battuta, che se lui fosse ipoteticamente pizzicato a bere una birra con Riina direbbe che quella è la birra preferita dal Movimento Cinque Stelle. Sta facendo delle figure barbine, invece di chiedere scusa e dimettersi, visto che non ha realizzato nulla del proprio mandato. Il pd romano è stato commissariato dai carabinieri, non da lui, le tessere del pd sono state azzerate dagli elettori, non da lui. Dovrebbe soltanto tacere, ma quando un animale è ferito tenta sempre di attaccare, anche in maniera piuttosto goffa, come ha fatto lui".

Come annunciato poi il prossimo 27 giugno a Ostia ci sarà la fiaccolata per la legalità. Non manca l'attacco a Marino: "Dimentica che tuttora governa con i voti degli arrestati, in totale secondo i miei calcoli gli arrestati hanno portato al pd circa settantaseimila voti. Sciogliere il comune di Roma per mafia dal punto di vista dell'immagine sarebbe devastante, ma le leggi non possono essere applicate o meno sulla base dell'immagine. Per questo, Marino, se davvero vuole bene a Roma, dovrebbe fare un passo indietro".

In chiusura Di Battista ha parlato del suo amore per il calcio e per la Lazio. Va in curva nord piuttosto che in tribuna autorità: "I parlamentari hanno la possibilità di farsi dare biglietti per entrare in qualche modo gratis, io sono tifoso, sono laziale, amo molto il calcio, anche se lì pure ci sono tante cose vergognose. Chi ha distrutto questo gioco è più nelle tribune d'onore che nelle curve. Anche nelle curve ci sono dei delinquenti, ma se dobbiamo guardare ai delinquenti ad altissima pericolosità sociale, ce ne sono evidentemente più nelle tribune d'onore o addirittura in parlamento piuttosto che nelle curve d'Italia. Esistono degli hooligans, che io definiscono hooligans al governo, che non hanno sciarpette ma abiti griffati e cravatte firmate, che distruggono tutto ciò che toccano. Toccano Pompei e la distruggono, toccano la Sanità e la distruggono. Toccano i conti di Roma e li distruggono, solo che lo fanno con il sorriso democristiano e senza sbagliare i congiuntivi. Probabilmente sono più pericolosi degli hooligans con le spranghe".

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