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Alemanno-Zingaretti, "fuoco incrociato" sulla manovra economica

Alemanno aderisce a una manifestazione anti-manovra, mentre Zingaretti se la prende con tutta la classe politica. Continua così il fuoco incrociato sulla 'soluzione' economia proposta dal governo Berlusconi

La querelle sulla manovra economica proposta dal governo sta scaldando gli animi della politica. Molte le critiche avanzate a proposito dall’opposizione, ma anche ‘in casa’ qualcuno non ci sta, generando un fuoco incrociato di critiche e frecciatine. Destra e sinistra non fa differenza, le critiche piovono da entrambi gli schieramenti. Anche Gianni Alemanno infatti, sta contestando l’iniziativa del governo Berlusconi e scenderà in piazza il 15 Settembre per esprimere la sua posizione. Il punto che sembra interessato a impugnare è quello sui tagli agli enti locali: Il Sindaco Capitolino parteciperà allo sciopero dei sindaci dell’ANCI contro, appunto, i tagli agli enti locali contenuti nella manovra bis. Alle 9.20 di giovedì, davanti all’Anagrafe centrale di via Petroselli 50 si daranno appuntamento per distribuire ai cittadini dei documenti che spiegheranno la protesta nel dettaglio.

Alemanno ha poi spedito una lettera al Prefetto Pecoraro per informarlo della riconsegna al Governo delle deleghe sull’anagrafe. Nello specifico la lettera affermerebbe che “le funzioni esercitate dal Sindaco in qualità di ufficiale del Governo, attraverso i relativi uffici del Comune, riguardanti in particolare la tenuta dei registri di stato civile e di popolazione, potranno subire sospensioni temporanee nel corso della giornata lavorativa nell’erogazione dei relativi servizi, a causa dello svolgimento di un’iniziativa generale su tutto il territorio nazionale finalizzata a illustrare ai cittadini gli effetti negativi sui servizi erogati dal Comune conseguenti alle norme contenute nella manovra economico finanziaria approvata”.

Anche il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, ha espresso oggi la sua opinione sulla manovra nel corso della presentazione di una mostra a Roma: “Penso che il problema italiano non sia solo la manovra, ma una maggioranza, la classe dirigente, un governo non più credibile sui mercati internazionali agli occhi degli italiani, al mondo dell'economia italiana – ha sentenziato il presidente, che poi non si risparmia e aggiunge - il problema non è più solo quale tipo di manovra. Il problema è una scommessa della destra italiana che è fallita, e che sta portando il Paese a precipitare nel baratro. Non solo bisogna cambiare la manovra ma se ne devono andare al più presto perché gli italiani stanno pagando di tasca propri i disastri di questa politica”.

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