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Ministeri: Alemanno e Polverini compatti contro la Lega

La questione dello spostamento dei ministeri ancora all'ordine del giorno. Si raccolgono le firme in una petizione popolare e Alemanno tuona contro gli attacchi della Lega

Il guanto di sfida lanciato a Roma dalla Lega rischia sempre di più di compromettere i già precari equilibri del centro destra. La proposta di trasferire i ministeri al nord scatena reazioni forti da parte di Alemanno che rigira il problema interrogandosi anche sulla possibilità di continuare a governare senza il Carroccio. Se il sindaco ha avuto una reazione ferma sulla questione, non è stata da meno Renata Polverini che ieri era al Pantheon per firmare la petizione per evitare lo spostamento.

ALEMANNO - “Una cosa deve essere chiara: non possiamo andare avanti sotto i ricatti della Lega. In quel caso, infatti, sarebbe meglio che la maggioranza smettesse di governare. Il governo deve rilanciare la sua azione riformista superando tutti i ricatti e i condizionamenti". Lo afferma al Messaggero il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che spiega: "Il trasferimento dei ministeri non è nel programma, al di là di questo ci sono valori non negoziabili che proprio per questo non si possono mettere in discussione. La Lega viene da alcuni insuccessi elettorali che cerca di mascherare con sparate propagandistiche. Io credo che bluffi perché se Bossi voleva far cadere il governo lo avrebbe già fatto a Pontida". Secondo Alemanno, il premier Silvio Berlusconi "deve riprendere una forte iniziativa politica: così non si può andare avanti. Gli insuccessi elettorali sono un campanello d'allarme molto forte". Intanto il primo cittadino di Roma annuncia: "anche noi", come la Lega, "abbiamo deciso di raccogliere le firme su una petizione che dice l'opposto" di quella del Carroccio che vuole lo spostamento dei ministeri. Questione su cui, aggiunge Alemanno, "Cicchitto si è impegnato a predisporre un ordine del giorno da mettere al voto" contro il trasferimento, "ci stanno lavorando in queste ore". "Noi - afferma ancora - ci auguriamo che ci sia un documento di tutto il Pdl" in merito.

POLVERINI - Io sto usando lo stesso meccanismo di democrazia usato dalla Lega, cioè la raccolta di firme. Ieri c'è stata un'affluenza importantissima, senza alcun tipo di informazione: in pochissimo tempo sono state raccolte oltre mille firme, senza pubblicizzare il luogo di raccolta". Ad affermarlo la presidente della Regione Lazio Renata Polverini, intervenendo a Omnibus, in merito alla petizione contro lo spostamento dei ministeri. "E' una cosa molto sentita - ha aggiunto - .Addirittura cittadini del nord sono venuti da me e hanno sottoscritto la petizione. Evidentemente è un comune sentire quello che il governo deve stare e rimanere a Roma".

“Non guido alcuna fronda ma sto difendendo le prerogative del mio territorio, nel Lazio c'è Roma Capitale e a Roma ci sono i ministeri. C'è la difesa del territorio e anche della Costituzione, che all'articolo 114 indica proprio questo".
Ieri, è stato ricordato, nel corso del vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli (a cui Polverini afferma di non aver partecipato), si è parlato solo di sedi di rappresentanza. La questione dunque si smonta? "Io me lo auguro - ha spiegato Polverini - perché su questo c'era stato anche un ufficio politico del Pdl, al quale invece c'ero. Si era parlato di confermare le sedi di rappresentanza che già ci sono: molti sono i ministri che si sono succeduti e che hanno portato delle sedi di rappresentanza al nord. Su questo non abbiamo nessun problema: nel Lazio in ciascuna provincia io ho delle sedi di rappresentanza che ho reso operative, senza aumentare i costi per la Regione. Non ci trovo nulla di male. Diverso è quello che abbiamo ascoltato a Pontida - ha concluso Polverini - che appare come uno sradicamento di alcuni ministeri, e peraltro, immediatamente dopo, alcuni governatori del sud hanno reclamato, e giustamente, lo spostamento dei ministeri in altre regioni".

MINISTERI AL NORD:

16 giugno 2011 - Alemanno ancora contro la Lega: "Basta provocazioni o salta il federalismo"

14 giugno 2011 - Alemanno avvisa la Lega: "Basta provocazioni!"

13 giugno 2011 - Scende in campo Bossi: "Testa deve essere a Milano e Torino"

8 giugno 2011 - Calderoli fa sul serio: proposta di legge per i ministeri al nord

25 maggio 2011 - Borghezio: "Ministeri restino a Roma con i fancazzisti"

24 maggio 2011 - Alemanno: "Pronti a scendere in piazza"

23 maggio 2011 - Alemanno: "Balle surreali per indebolire Roma"

22 maggio 2011 - Ministeri a Milano: Polverini e Alemanno chiedono un incontro a Berlusconi

22 maggio 2011 - Bossi: "Porteremo due ministeri a Milano"


 

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