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Libia, Alemanno a Maroni: “A Roma no rifugiati e profughi”

Roma "fa già ampiamente la sua parte" e "non può sopportare ulteriori pesi". Gianni Alemanno scrive a Maroni, chiede formalmente di escludere Roma dai siti per ospitare i rifugiati

Alemanno in una lettera al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, chiede formalmente "alle autorità competenti di escludere l'area metropolitana di Roma Capitale dall'elenco dei possibili siti destinati ad accogliere i richiedenti asilo e i profughi provenienti da quelle terre".
E spiega anche perché: “Roma "fa già ampiamente la sua parte" e "non può sopportare ulteriori pesi".
Oggi anche la governatrice Renata Polverini aveva detto che "il Lazio, come Roma, è esposto fortemente alla presenza dei clandestini" e che "il Lazio ha le sue difficoltà". Perplessità anche da parte del presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, che invitava, in merito soprattutto al piano nomadi, a "non scaricare i problemi sul territorio provinciale". Alemanno, nella lettera, è netto. Chiama in causa i "dati relativi all'emergenza nomadi e a coloro che risiedono negli accampamenti abusivi sorti spontaneamente sul territorio cittadino". "I nomadi ospitati nei campi autorizzati sono circa 3.400 - sottolinea nella lettera - mentre 1600 sono quelli che vivono nei campi tollerati, infine si stima una presenza di circa 3000 persone (nomadi e immigrati neo comunitari) che si sono stanziati presso accampamenti di fortuna, spesso privi di qualsiasi requisito in termini di sicurezza e sanità". "Inoltre, in attesa dell'approvazione - che ancora una volta vi sollecito - della norma di legge che consentano di rendere certe le procedure di allontanamento dal territorio italiano degli immigrati neo comunitari che non rispettano le condizioni di legalità - aggiunge - è necessario utilizzare alla sua massima capienze le strutture del Cara di Castelnuovo di Porto per poter sgombrare subito questi pericolosi accampamenti abusivi". Le presenze di richiedenti e i titolari di protezione internazionale sul territorio romano, superano le 8.000 unità, dice Alemanno. "Il circuito istituzionale con cui Roma affronta la richiesta di ospitalità è articolato in 22 centri convenzionati per un totale di 1.475 posti disponibili - spiega - La lista di attesa attuale per l'ingresso in una struttura è di circa 1.500 persone ed i tempi per l'accesso raggiungono gli 8 mesi". Chiare le sue conclusioni: "Garante dei processi di integrazione, ribadisco la nostra assoluta impossibilità di sostenere ulteriori processi di accoglienza".

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