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"Nuova" giunta, escamotage contro il Tar? Alemanno: "Solo illazioni"

Firmata l'ordinanza con la quale scioglie e rinomina la sua Giunta, con gli stessi componenti attuali. In questo modo la "nuova" giunta non sarà colpita dal ricorso al Tar sulle quote rosa

Dopo gli ultimi rimpasti, i ricorsi al Tar e l'annullamento della giunta, Alemanno pone in salvo la sua squadra di governo firmando l'ordinanza con la quale scioglie e rinomina la sua Giunta, con gli stessi componenti attuali.

All'interno del documento, secondo quanto si è appreso, ci sarebbero anche le motivazione che blindano l'esecutivo capitolino. L'ordinanza è un'escamotage tecnico che, preventivamente, 'salva' la giunta dal ricorso al Tar sulle quote rosa. Infatti, chi lo ha presentato, in passato, alla luce della nuova ordinanza, dovrà ora presentarne un altro e ricominciare l'iter.

Con una nota il Campidoglio informa che il sindaco, riconfermando la Giunta Capitolina, ha assegnato maggiori deleghe al vicesindaco Sveva Belviso e all’assessore Rosella Sensi.   

Al vicesindaco Belviso, ferme restando le deleghe all’onorevole Giorgio Ciardi, è stato affidato il compito di coordinamento generale degli interventi in materia di politiche sociali e della sicurezza. Inoltre il Vicesindaco continuerà ad occuparsi delle deleghe che già aveva tra cui le politiche per la promozione della salute, l’attuazione del Piano nomadi, il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro, i rapporti con il garante dei diritti dei detenuti.

Per quanto riguarda l’assessore Rosella Sensi, oltre alle numerose deleghe già conferite -  come la comunicazione e diritti dei cittadini, la promozione della candidatura olimpica di Roma Capitale, la promozione e coordinamento dei grandi eventi anche in collaborazione con le altre strutture, le politiche promozionali ed eventi nel settore della moda, il coordinamento del piano strategico di sviluppo e progetto Millenium – vengono affidati anche le deleghe per il nuovo assetto istituzionale di Roma Capitale, le relazioni internazionali oltre alla definizione e verifica degli indirizzi gestionali di Roma City Investment, l’agenzia per lo sviluppo territoriale. In questo modo le viene affidato in maniera più completa il ruolo di promozione generale dell’immagine di Roma Capitale.

“Il vento del cambiamento che è iniziato a soffiare nel nostro Paese a partire dal 13 di febbraio, non riesce a raggiungere il Campidoglio". Lo afferma il comitato di "Se non ora quando" di Roma. "Il sindaco di Roma avrebbe dovuto dar vita a una nuova giunta con una presenza adeguata di donne autorevoli così da poter essere realmente rappresentativa della realtà romana", si legge in una nota. "In alternativa poteva attendere l'esito del ricorso presentato al Tar, atteso ormai a giorni, per decidere sulla legittimità o meno di una Giunta in cui ci sono solo due donne su 12. Ma non poteva né doveva ricorrere a un trucchetto amministrativo che lascia inalterato il numero delle donne e nel contempo impedisce la pronuncia del Tar, facendo decadere il ricorso. Aggirare un tema fondamentale come la democrazia paritaria con questi artifici è assolutamente inaccettabile e provocherà l'indignazione e la protesta di tutte le donne nella nostra città".

 

 

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