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Sgombero Cardinal Capranica: Raggi caccia il dirigente che non piaceva al vice Bergamo 

E' ritenuto responsabile di aver indicato un immobile che poi si è rivelato non disponibile. Già in passato si era scontrato con il vicesindaco

Aldo Barletta, dirigente storico del Campidoglio, lascia il dipartimento Politiche abitative. La sindaca ha firmato ieri l'ordinanza per la revoca del mandato. Sarà spostato alla direzione del Centro Carni. È lui il capro espiatorio del pasticcio combinato con lo sgombero di via Cardinal Capranica.

Soluzioni d'emergenza, denunciate dalle famiglie come poco adatte, specie a ospitare minori, insieme a una scarsa pianificazione generale, sarebbero da imputare, secondo il Campidoglio, a un errore degli uffici. "Nessun immobile del patrimonio di Roma Capitale o in gestione della stessa risulta disponibile in quanto l'unico messo a disposizione (via Labicana) non risulta idoneo e/o agibile" è scritto nella determina dell'11 luglio, quella che fissa a soli quattro giorni dallo sgombero del 15 le alternative abitative per le 195 persone censite. 

L'immobile di via Labicana era stato indicato come papabile dal dipartimento, poi, all'ultimo, è risultato indisponibile. Da qui la caccia a soluzioni tampone e l'affidamento alla cooperativa Medihospes per due strutture collocate in viale della Primavera a Centocelle e in via Somaini a Tor Vergata, rispettivamente per 86 e 24 persone.

Altro che modello virtuoso con trasloco concordato in vere e proprie case messe a disposizione dalla Regione Lazio, già applicato in via Carlo Felice. La stessa Raggi sa bene che qualcosa per lo sgombero di Primavalle non ha funzionato. E a pagare adesso è il dirigente capo del dipartimento competente. Perché nei mantra grillini quello del "chi sbaglia paga" è tra i più in voga, anche se nel caso specifico Cardinal Capranica è stata la goccia che ha fatto esplodere il vaso. 

C'è un altro "errore" non perdonato a Barletta. La mancata interlocuzione con l'Inps, che aveva messo a disposizione una parte di patrimonio immobiliare per l'accoglienza a livello comunale. Emergenza abitativa e assistenza ai senzatetto in varie forme. Il Campidoglio lo accusa di non aver mosso un dito, ignorando una direttiva politica non di poco conto. Il tutto con sullo sfondo il pessimo rapporto del dirigente con la parte "sinistra" dei pentastellati.

La troppa autonomia insieme al pugno duro in materia di sgomberi specie contro occupazioni e Movimenti per la casa, non lo ha mai messo in buona luce. Caso di scuola fu lo sgombero dell'ex cinema Rialto. Ma in Campidoglio se ne raccontano diversi di episodi che fecero saltare sulla sedia il vicesindaco grillino Luca Bergamo, il più "compagno" della squadra di Virginia Raggi. Non stupisce quindi che sia suo l'imput politico che ha portato alla cacciata di Barletta. Una convivenza forzata e litigiosa, non certo limitata a Primavalle. 

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