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Alberi: il Campidoglio annuncia un piano per le potature ma dimentica il regolamento per il verde

L'assessora all'ambiente fornisce i numeri sulla manutenzione degli alberi: ci sono 60 milioni per il prossimo triennio. Calcerano (Verdi): "Il Campidoglio dovrebbe spiegarci cos'ha fatto nei tre anni precedenti"

Potature, taglio degli alberi pericolosi, rimozione delle ceppaie. Da almeno un anno tutti i quadranti della Capitale hanno rivendicato la necessità di procedere a questi interventi. Operazioni in gran parte rinviate in attesa dell'approvazione della gara per la manutenzione del verde verticale. 

La manutenzione degli alberi

La buona notizia è che, dallo scorso luglio, il bando è diventato operativo. " Sono iniziati da mesi gli interventi di messa in sicurezza degli alberi e di rimozione delle ceppaie" ha tenuto a far notare la neo assessora all'Ambiente Laura Fiorini. Gli esiti di questi interventi ancora tardano a farsi apprezzare. "A noi sembra che le ceppaie siano ancora tutti sui marciapiedi e se hanno cominciato a rimuoverle a noi non lo hanno proprio comunicato"ha fatto sapere l'assessore all'ambiente del Municipio VIII.

Poche risorse a disposizione

In IX Municipio invece, anche se il bando è operativo, le risorse a disposizione non sembrano sufficienti per affrontare tutte le criticità presenti, come ad esempio quella del parassita che sta decimano i pini nel parco di Spinaceto. Ma di fondi, ha fatto sapere la nuova assessora, ne arriveranno molti altri. "Il 17 ed il 18 ottobre verranno firmati i contratti con le ditte assegnatarie dell’appalto da 5 milioni di euro per la manutenzione del verde verticale".  

Una lunghissima attesa

Dopo lungo attendere, quindi, qualcosa si muove sul piano delle potature. La gara per la manutenzione del verde verticale, utilizzava dei fondi europei che erano stati messi a disposizione anche per il verde orizzontale e per i monitoraggi sulle alberature di alto fusto. Quest'ultimi sono partiti nel luglio del 2017. Per gli sfalci si è dovuto attendere un altro anno e mezzo, visto che la gara è stata assegnata nel novembre del 2018. La manutenzione verticale invece, come detto, è partita a luglio. In una stagione in cui, peraltro, non si possono eseguire le potature.

Due buone notizie

L'Assessora Fiorini porta anche buone notizie. La prima riguarda  la  "prossima pubblicazione dell’accordo quadro triennale per la manutenzione del verde verticale per il quale sono stati stanziati 60 milioni di euro". Una cifra importante, che potrebbe portare ad un radicale cambio di passo soprattutto se paragonati ai finanziamenti europei tanto attesi, che ammontavano a circa 4 milioni. L'altra buona novella riguarda il rafforzamento del Servizio Giardini. "Venerdì scorso  (4 ottobre ndr) sono riprese le prove teorico-pratiche per l’assunzione dei 71 operatori del verde. Il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale ha già assunto 33 nuovi addetti, pienamente abili al lavoro e – ha tenuto a precisare l'assessora - idonei a qualunque tipo di servizio, come certificato dalla visita effettuata dal medico competente".

Sparito regolamento per il verde

Le informazioni annunciate dal Fiorini lasciano ben sperare. Ma non cancellano le difficoltà che, finora, ha incontrato l'amministrazione nella gestione del patrimonio forestale capitolino. "Dall'agenda di Fiorini manca  l'immediata approvazione del Regolamento del Verde urbano da parte dell'Assemblea capitolina. Il Regolamento era già sostanzialmente pronto dai tempi di Marino – fa notare Guglielmo Calcerano, portavoce romano dei Verdi  - ed oggi a tre anni dall'insediamento della Giunta Raggi ancora siamo a carissimo amico, visto che la tanto sbandierata approvazione della bozza da parte della Giunta non ha alcuna rilevanza esterna".

Gli alberi da piantare

In attesa che sia finalmente approvato il Regolamento per il verde, le criticità non mancano. "Se vogliamo tutelare i romani da inquinamento, caldo torrido e rischio idrogeologico bisogna piantare alberi, ma chi lo farà è con quali risorse? Con la cocciniglia del pino alle porte di Roma, già presente a Mostacciano, e un altro imminente autunno di bombe d'acqua in arrivo a causa del cambiamento climatico, c'è poco da stare allegri" chiosa il portavoce dei Verdi romani. I fondi per la manutenzione degli alberi e le neo assunzioni, quindi, sono utili. Ma probabilmente non bastano se si vuole ancora cullare il sogno di Roma come "giardino d'Europa".

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