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A Roma gli alberi fanno paura: nessuna notizia del bando a cinque stelle, la manutenzione una chimera

Il primo stop è arrivato nell'aprile del 2017. Da allora solo annunci smentiti dai fatti. Dopo l'ecatombe del fine settimana ritorna in primo piano la questione alberature

Rami ed alberi spezzati dalla forza del vento. Le raffiche di sabato 23 febbraio hanno precedenti illustri. E non le prima volta che, a pagarne pegno, finiscano con l'esserlo soprattutto gli alberi.

Un patrimonio da valorizzare

Il rapporto della città con le sue alberature è controverso. Ricca di parchi, giardini e riserve naturali, Roma vanta un consistente patrimonio forestale. Si parla di circa 320mila alberi distribuiti su una superificie molto vasta. Nel complesso, la più verde d'Europa. Mancano però misure e risorse adeguate a gestire una patrimonio di questo tipo. Una carenza che, da qualche giorno, è anche legata alla governance: ad oltre due settimane dalle dimissioni di Montanari, la Sindaca non ha ancora proceduto ad individuare il nuovo assessore all'Ambiente.

La carenza più importante riguarda però la manutenzione del verde. I rami che ogni qual volta si alza il vento continuano copiosamente a cadere evidenziano un problema. Gli alberi in città soffrono a causa della loro scarsa manutenzione. E questo accade anche perchè, nonostante gli annunci, il Campidoglio non è ancora riuscito a fare un adeguato bando di gara.

Da due anni in attesa del bando

Sul piatto ci sono circa 4 milioni. Una cifra ragguardevole, messa a disposizione dalla comunità europea per la manutenzione del verde verticale. L'amministrazione cittadina ha già provato a mettere a bando quelle risorse. Ma nell'aprile del 2017 è arrivato il primo stop. L'Autorità nazionale anticorruzione ha stoppato la gara perchè non giudicata conforme al nuovo codice degli appalti. Stesso destino riservato alla manutenzione del verde verticale. Con la differenza che il bando per gli sfalci, dopo un lungo attendere, è arrivato.

Gli annunci smentiti dai fatti

Ad ottobre l'allora Assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari, aveva dato per imminente la gara. "Entro la fine del mese" aveva dichiarato in un'intervista rilasciata al Messaggero. Un mese più tardi è invece arrivato l'altro bando, quello per il verde orizzontale. E gli alberi? "La  gara del verde verticale è nelle ultime fasi dell'aggiudicazione" si era lasciata scappare la Sindaca, a metà novembre. Ad oggi, se ne sono perse le tracce. "Nelle more dell'aggiudicazione della gara  - si era premurata di aggiungere Raggi - abbiamo effettuato delle gare ponte più piccole, per effetto delle quali abbiamo controllato 65mila alberi prospicienti le strade e le piazze". 

Le risorse inutilizzate ed il Giardino d'Europa

Nel frattempo, volendo spezzare una lancia a favore del Campidoglio, è stato approvato il regolamento per il verde. Uno strumento importante di cui, la Capitale, era stata finora sprovvista. Sicuramente, essersene dotati, è un bene. Ma se non s'impara ad utilizzare le risorse quando ci sono, diventa difficile poi traguardare il sogno d'una città che, a parole, si vorrebbe trasformare nel Giardino d'Europa. I fatti e la conta dei danni, ogni volta che si alza il vento, raccontano un'altra realtà. 

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