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Agricoltura, pressing sulla Regione: “Fauna selvatica fuori controllo, servono indennizzi”

Coldiretti elenca i danni alle colture causate da cinghiali e cornacchie. Chiesta accelerazione sui risarcimenti anche dall’opposizione. Novelli (M5s): “Indennizzi fermi al 2016”

Non ci sono soltanto i cinghiali. I danni segnalati dai produttori agricoli del Lazio e della Capitale, sono ingenti. Il periodo di lockdown imposto per contenere il contagio da nuovo Coronavirus, ha agevolato la riproduzione degli animali selvatici. Moltiplicando i problemi per chi, sempre a causa del Covid, ha già patito significative perdite economiche.

La proliferazione dei selvatici

Secondo i calcoli di Coldiretti Lazio, i danni sono ingenti. “I cinghiali stanno invadendo i campi di orticole, devastando ettari ed ettari di cocomeri, meloni, pomodori e molto altri. Il danno è diretto sui prodotti, ma anche sulle piante, che quindi non saranno più in grado di dare altri frutti durante la campagna in corso” ha spiegato David Granieri, numero uno di Coldiretti Lazio. I campi poi, devono fare i conti anche con gli attacchi delle cornacchie “che arrivano molto numerose passando dove i cinghiali hanno lasciato qualcosa di commestibile”.  Sul litorale non mancano problemi causati dai daini e, nelle zone palustri a sud di Roma, anche delle nutrie che si sono moltiplicate.

Il contenimento dei cinghiali

Per affrontare una situazione estremamente critica, Coldiretti suggerisce alla Regione una strada prioritaria. Gli imprenditori agricoli, tramite l’associazione dei produttori, chiedono di “ricevere con urgenza gli indennizzi economici previsti per i danni subiti da fauna selvatica”. Coldiretti chiede anche di “dare un nuovo impulso” alle azioni per il contenimento dei cinghiali la cui presenza, anche prima del Covid, era considerata problematica nelle aree protette, nei campi coltivati ed anche in contesto cittadino. Per quanto riguarda la gestione ordinaria, c’è poi un altro problema che viene ravvisato.

Indennizzi bloccati

“La Regione Lazio inoltre ha un protocollo di risarcimento bloccato da diverso tempo che potrebbe portare ristoro alle aziende agricole, soprattutto in periodi come questi, che stanno mettendo a dura prova l'economia territoriale” ha fatto notare Coldiretti. Conferme arrivano anche dal fronte dell’opposizione regionale. Valerio Novelli, presidente della commissione Agricoltura ed Ambiente, segnala che “gli indennizzi da fauna selvatica sono fermi all’agosto 2016 e quindi, a quasi quattro anni fa”. Per questo è stata presentata un’apposita interrogazione anche perché Sul sito della Regione Lazio non viene indicato il referente che dovrebbe occuparsi di queste problematiche” ha sottolineato il Presidente Novelli. 

Vecchie e nuove sfide

Motivo per cui, al di là della presenza dei cinghiali, è problematica anche la burocrazia che impedisce ai produttori di richiedere, e di conseguenza di ottenere, le risorse necessarie per contenere i danni subiti. Soprattutto in questo momento, per rilanciare un settore dell’economia che era in crisi prima del Covid. E che dopo l’emergenza Coronavirus deve necessariamente affrontare nuove sfide. Per le vecchie, invece, vanno aggiornati gli strumenti a disposizione.
 

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