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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

"L’agguato al bus Atac a Roma ennesimo episodio di criminalità urbana"

"E i responsabili siedono in Parlamento"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

La sensazione di insicurezza dei cittadini rischia di aumentare razzismo e violenza.

E i responsabili siedono in Parlamento

Una quarantina di immigrati che assalgono un bus a calci, pugni e lanci di pietre. Un quarantenne (forse rom) trovato agonizzante per strada con ferite alla testa, che muore poco dopo in ospedale. Sono solo gli ultimi due episodi di inaudita violenza che hanno scosso ieri sera la Capitale. Non dimenticando l'omicidio del giovane pakistano di qualche giorno fa, ucciso a botte da un diciassettenne romano. È sempre più emergenza sicurezza a Roma, dove molte periferie al calar del sole si trasformano in un far west. Konsumer Italia, nel dare assoluta solidarietà all'autista del bus del trasporto pubblico locale (per di più una giovane donna) non può più tacere davanti a quella che, dopo la brutalità fiscale che attanaglia gli Italiani, è diventata un'altra piaga su scala nazionale: il senso di insicurezza crescente che i comuni cittadini sono costretti a scontare davanti all'arretramento della civile convivenza. Nelle grandi città sempre meno persone sono portate all'uso del mezzo pubblico, ormai ostaggio di avventori maleducati e invadenti, a cui nessuno è più in grado di far pagare il titolo di viaggio. Interi quartieri desertificati dalla follia crescente dei grandi centri commerciali, ronde di quartiere improvvisate rischiano di precipitare le città, e soprattutto le periferie, nel caos più totale. Attaccare i Sindaci sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, tanta è la loro impotenza di fronte all'ordine pubblico. Anche nei quartieri dove la convivenza pacifica tra Italiani e immigrati era una ricchezza e un modello di integrazione ora rischia di avere il sopravvento l'odio razziale: "Non sei solo, siamo tutti con te Daniel", scrivono gli amici del diciassettenne che ha ucciso il pakistano a Torpignattara. In questo clima, la classe politica risulta ormai del tutto staccata dalla realtà del Paese, avviluppata nelle proprie beghe interne e proiettata verso irrealizzabili riforme si dimentica i veri bisogni dei cittadini: pace fiscale, sicurezza e lavoro, questo chiedono milioni di persone. Konsumer Italia chiede subito risorse alle forze dell'ordine e maggiore presenza nelle strade. Basta con scorte inutili e sprechi, basta con i regali ai politici e ai sindacati (mitigati da semplici annunci), basta con l'incasso automatico delle quote sindacali dei pensionati, basta con gli scatti di stipendio ai boiardi di Stato: ecco le risorse, è ora di pensare ai cittadini prima che la corda si rompa.

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