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Rifiuti, l'Ama aggiudica la gara: via libera ai rifiuti fuori dal Lazio

Avrà durata di due mesi e riguarderà 38.160 tonnellate di rifiuti trattati prodotti dagli impianti della società capitolina. Rimane aperto invece il nodo Malagrotta

La gara per portare i rifiuti di Roma fuori dalla città è andata a buon fine. L'Ama ha comunicato nel tardo pomeriggio di ieri di aver aggiudicato a due aziende la procedura ad inviti per il servizio di prelievo, carico, trasporto, recupero o smaltimento dei rifiuti trattati che escono dagli impianti di Trattamento meccanico biologico sulla Salaria e a Rocca Cencia di sua proprietà. Non si conoscono ancora invece i nomi delle aziende vincitrici e il luogo di destinazione. A pochi giorni dall'ora X, il primo ottobre quando Malagrotta dovrà chiudere i battenti, si aggiunge così un altro tassello al rebus dell'emergenza rifiuti romana. Rimane aperto invece il nodo degli scarti trattati negli impianti del Colari di Manlio Cerroni a Malagrotta.

LA GARA – Il trasporto dei rifiuti partirà dal primo ottobre e avrà durata di due mesi, rinnovabile per altri due. Un'assegnazione temporanea perché la procedura ad inviti è stata concepita come temporanea, per garantire il servizio in attesa dell’esito dell’analogo bando europeo a procedura aperta autorizzato con delibera n.43 dal Consiglio di Amministrazione di Ama S.p.A.

I RIFIUTI – In totale quindi verranno portati via dalla Capitale 38.160 tonnellate di scarti e Fos in due mesi, per l'equivalente annuo di circa 230 mila tonnellate di materiale. La gara ha diviso tra gli scarti del Tmb, il materiale che esce dagli impianti di trattamento al netto della parte umida e del materiale che compone il Cdr da bruciare negli inceneritori, e la Fos, ovvero la parte organica igienizzata e seccata (diversa dal compost). 26 mila tonnellate nel bimestre per il primo, 12.160 per il secondo.

I COSTI – La gara è stata aggiudicata con un ribasso del 15% per il primo lotto e il 19% per il secondo lotto. La base d'asta era di 134,80 euro mentre quello che dovranno pagare i romani a tonnellata sarà di circa 113 euro.

L'ASSESSORE -  Nessuna preoccupazione per l'assessore all'Ambiente del comune di Roma, Estella Marino per il fatto che non si conoscono ancora i vincitori della gara: “Credo che la tranquillità su un procedimento lo faccia una corretta amministrazione e una corretta commissione di gara. L'assessore non è tenuto a sapere quali sono i raggruppamenti che vincono” ha affermato a Radio Popolare Roma. “Il fatto di sapere i vincitori delle gare, spesso, in epoche precedenti, è stato utilizzato per altri motivi e non certo per trasparenza” ha detto spiegando che il raggruppamento di imprese vincitrici dovrebbe venire dal Centro-Nord.

MALAGROTTA – Rimane da capire dove finiranno dal primo ottobre i rifiuti trattati negli impianti di Malagrotta, circa 449.083 tonnellate all'anno. Proprio ieri il proprietario della discarica nonché degli impianti di trattamento che sorgono lì vicino, l'avvocato Manlio Cerroni si è recato in Campidoglio per un faccia a faccia con il sindaco Ignazio Marino. Per ora, porte chiuse a qualsiasi possibilità di proroga. E la soluzione dovrebbe arrivare nelle ultime ore: “Tra sabato e domenica avremo una risposta” ha spiegato l'avvocato. L'ipotesi al vaglio, come spiegato dallo stesso commissario Sottile nei giorni scorsi, dovrebbe essere quella di utilizzare almeno parte degli scarti del trattamento degli impianti, in particolare la Fos, per effettuare il cosiddetto capping, la copertura di Malagrotta. Anche se ieri lo stesso Cerroni ha allontanato anche questa ipotesi.

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